Formula+1%2C+a+Las+Vegas+sar%C3%A0+proibito+l%26%238217%3Buso+della+parola+%26%238220%3BPaddock%26%238221%3B%3A+il+motivo
portnewseu
/2023/11/16/formula-1-a-las-vegas-sara-proibito-luso-della-parola-paddock-il-motivo/amp/
Formula 1

Formula 1, a Las Vegas sarà proibito l’uso della parola “Paddock”: il motivo

La cosa è tanto sorprendente quanto doverosa: questo termine non potrà essere utilizzato in Formula 1 a Las Vegas, né ora né mai.

Pilota a Las Vegas (Sportnews.eu)

La Formula 1 sbarca a Las Vegas per quello che è in assoluto il gran premio più patinato dell’anno. La stagione ormai ha poco o nulla da decidere e vede in ballo solamente il posizionamento finale nella classifica Costruttori dal secondo al quinto posto. Attualmente sono in lotta tra loro Mercedes (382 punti), Ferrari (362), McLaren (282) ed Aston Martin (261). Per il resto il titolo Piloti e quello a squadre li hanno vinti Max Verstappen e la Red Bull.

Oltre al GP di Las Vegas ci sarà quello di Abu Dhabi, che chiuderà la stagione 2023 di Formula 1. Quella in Nevada sarà senz’altro una bella vetrina mondana, un po’ come lo è da sempre il GP di Monaco. C’è però un aspetto controverso che ha accompagnato l’approdo delle varie scuderie negli Stati Uniti. Infatti gli organizzatori locali hanno proibito in maniera categorica di utilizzare il termine “paddock” per tutto il weekend di svolgimento del GP di Las Vegas.

Formula 1, perché a Las Vegas non si può dire quella parola

Piloti F1 (Sportnews.eu)

Anziché “paddock” le comunicazioni via radio, le interviste per i vari organi di stampa e qualsiasi altro riferimento dovranno vedere l’utilizzo della locuzione “pit building”. In questo senso vige una insormontabile intransigenza. La motivazione dietro a tutto questo fa riferimento ad un macabro e triste evento, che riguarda un omicidio di massa avvenuta non molto tempo fa proprio a Las Vegas.

Successe nel 2017: un certo Stephen Paddock innescò una sparatoria al termine della quale uccise sessanta persone e ne ferì ben 851. L’uomo, 60 anni, approfittò di un evento che si svolse per le strade della città americana. In quella circostanza ci furono più di 22mila individui a fare festa. E lui, con 23 armi da fuoco, diede inizio alla mattanza approfittando anche del rumore provocato dai fuochi di artificio.

Ancora oggi non c’è alcuna regolamentazione sulle armi negli USA

Polizia USA (Sportnews.eu)

Il tutto finì con il suicidio dello stesso Paddock ed ancora oggi non si conoscono i motivi di quel folle gesto. Mentre è certo che, a tutt’oggi, gli Stati Uniti continuano ad essere ostaggio della lobby delle armi ed ancora non hanno fatto niente per limitare la circolazione ed il possesso di armi da fuoco. Come forma di rispetto per le vittime e per le loro famiglie dunque la parola “paddock” sarà off limits, appannaggio della espressione “pit building”. E senza che la Formula 1 e la FIA si oppongano a ciò.

Salvatore Lavino