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Formula 1

Formula 1, penalità Red Bull: mossa sconvolgente nel paddock, appassionati sconvolti

Formula 1, penalità Red Bull in due diverse occasioni: ripercussioni nel Gp del Qatar? La ricostruzione dei fatti accaduti in Giappone

La Red Bull nel Gp del Giappone si è aggiudicato il titolo costruttori. Un giorno di festa che però lascia alcuni timori ai tifosi della scuderia legata alla giornata no del pilota Sergio Pérez.

Red Bull (foto Instagram schecoperez) – Sportnews.it

Il messicano pilota ha avuto problemi sin dall’inizio della gara tant’è che ha dovuto chiudere in anticipo la corsa. Ma soprattutto c’è un giallo che riguarda il regolamento dopo una prima penalità di cinque secondi.

Formula 1, Red Bull: la giornata no di Pérez

Andiamo a ricostruire cosa è successo. Alla partenza, stretto dalla Ferrari di Sainz, Pérez ha avuto un contatto pericoloso con la Mercedes di Hamilton rompendo l’ala anteriore.

Sergio Perez (foto Instagram schecoperez) – Sportnews.it

Scende in pista la Safety Car con il pilota che rientra per sostituire la parte danneggiata. Rientrando ai box velocemente, nella fretta, Pérez ha superato l’Aston Martin di Fernando Alonso prima di impegnare la Pitlane e ha questo punto ha rimediato cinque secondi di penalità.

Inoltre mentre era in corso il 12° giro passaggio, Pérez ha commesso un secondo errore che ha coinvolto anche Kevin Magnussen; è arrivato troppo lungo al tornantino colpendo la Haas, rompendo di nuovo l’ala anteriore. Tornando ai box ha scontato la precedente penalità ed è tornato in pista con la vettura danneggiata per l’ultimo contatto che ha riguardato il braccetto dell’anteriore destra.

E così ecco commiata una seconda penalità di 5 secondi per il tocco con Magnussen. Dando un’occhiata all’articolo 54.3 del Regolamento Sportivo, se un pilota non è in grado di scontare una delle penalità inflitte, dovrà essere scontata al prossimo evento ma sulla griglia di partenza.

Ma lo stesso articolo non indica la definizione di macchina ritirata che in genere s’intende una monoposto riportata ai box ma questa è una una convenzione.

Alla Red Bull questo punto non è sfuggito e per evitare di ricevere un handicap sulla griglia di partenza in Qatar ha deciso di riparare la monoposto di Pérez e rimandarla in pista dopo ben 43 minuti. Solo dopo sono stati scontati gli altri 5 secondi e la monoposto portata nei garage.

La questione è che non c’è una chiara e definitiva dichiarazione di ritiro. Il regolamento dunque sembra essere stato rispettato in tutto e per tutto. Resta solo la delusione per come è andato il Gp.

 

 

Michele D