Troppo dure le sanzioni del governo Britannico nei confronti di Roman Abramovich, il suo Chelsea difficilmente riuscirà a restare a galla
Notizie bruttissime per i tifosi del Chelsea, l’effetto delle sanzioni inflitte all’Oligarca Russo presidente del club si fanno sentire, nonostante gli sforzi per cercare di andare avanti, nella speranza di un rapido abbandono delle armi, il destino dei Blues sembra segnato.
L’ultima decisione del ministro degli esteri Britannico Liz Truss ha sortito un durissimo colpo ai Blues, colpire la società significa d’altronde colpire l’Oligarca Russo, ed è proprio quello l’obiettivo, nonostante siano state fatte delle concessioni al club Londinese, il futuro non promette bene, unica chance potrebbe derivare dalla fine repentina del conflitto tra Russia ed Ucraina, questo permetterebbe quantomeno la vendita del club, a patto che le sanzioni vengano ritirate o almeno ridotte con la fine delle ostilità.
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La situazione attuale è disastrosa, il club è stato colpito sotto vari punti di vista dalle pesanti sanzioni, prima su tutte l’impossibilità da parte del suo presidente di intavolare qualsiasi trattativa di vendita, senza un cambio di presidenza sarà impossibile riprendere le normali attività di gestione con il conseguente declino che ne deriva.
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Addio al calciomercato estivo, in estate non assisteremo ad alcuna trattativa di mercato per quanto riguarda i Blues, non sarà infatti possibile ne cedere ne acquistare nuovi giocatori, a rischio le trasferte, è stato infatti imposto un limite di spesa di 20.000 sterline per la partecipazione della squadra ad incontri in trasferta, limite che pone di fatto il Chelsea in una situazione critica anche per il proseguo del suo cammino Europeo.
La somma di tutto questo lascia inesorabilmente poche speranze per il futuro, nel rammarico totale dei tifosi sembra certo che il club resterà vittima del conflitto, e nel gioco strano della vita, l’acquisto del club da parte del ricco Oligarca Russo che ne ha fatto le fortune sarà anche la causa del suo fallimento.