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CALCIO

Juventus, la nuova maglia non piace! Alcuni casi delle maglie più discusse.

Un tipico Roma-Juve degli anni 80

Maglie bruciate perché ritenute sfortunate, maglie mimetiche o jeans davvero discutibili, divise fluorescenti in stile Anas, tutto il peggio riscontrato nelle ultime stagioni di marketing sfrenato.

Ricordate la maglia rossa dell’Inter per vendere di più nel mercato cinese? La Roma stile Fanta e sempre l’Inter con la Sprite vista a Crotone e non solo?

Ora però i tifosi sono in subbuglio perché non si tratta delle seconde o terze maglie dove ci si può sbizzarrire.

La Juventus ha presentato la nuova Home Kit, la divisa per le gare casalinghe o per quando ci sarà bisogno di indossarla.

Una maglia stile palio di Siena, una maglia da fantini, una casacca che la torinese Robe di Kappa confezionò per la prima Champions della Roma nel 2001/02.

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In gergo si definisce una maglia “partita” ovvero divisa a metà come il Feyenoord o il Galatasaray!

Bianco & nero che con il Fulham fu già presentata dalla casa tedesca dell’Adidas diverse stagioni fa ricordando alla Juve che non è stata la prima bianconera ad osare una scelta simile.

Anche il Newcastle fece uguale con la Puma!

NON SOLO LA JUVE…

Ricordiamo i tifosi del Bologna che nel 2000 si infuriarono per la loro maglia che divenne partita come il Genoa o anche il Cagliari.

Il Siena propose lo stile “a quarti” come il Rimini e il Bristol Rovers ma qui era un ricordo delle origini.

L’importante è che non si tocchino i colori, quelli devono rimanere anche con tonalità diverse. La Roma era diventata rossa e gialla come il Catanzaro negli anni 80 per poi passare ai dettagli arancioni.

Il Napoli, da sempre azzurro, dopo la risalita dalla serie C era diventato celeste come la Lazio mentre gli aquilotti si trasformarono in turchese.

Il disegno cambia, sperando sempre in meglio o che richiami le prime divise del club nei primi del novecento.

Infine da ricordare le maglie attuali di West Ham e Aston Villa, entrambe senza le iconiche maniche celesti.

Nella prossima stagione vedremo la maglia del Barcellona senza strisce verticali, non più la maglia “palata“. La nuova divisa del Barça sarà a scacchi come il Boavista o come la più nota camiseta della nazionale croata. Oppure l’Inter con al centro sullo sponsor una sorta di toppa. La maglia è sacra, i colori e dettagli ancora di più, le tradizioni si possono modificare, rendere più moderne, ma abbandonarle per logiche assurde mai!

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Riccardo Morgigno