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CALCIO

Champions League, Juventus-Atletico Madrid, perché i bianconeri devono credere nella rimonta

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La Juventus è chiamata ad un’impresa stasera contro la squadra di Simeone, vittoriosa 2 a 0 all’andata. In 8 occasioni i bianconeri hanno ribaltato il risultato a Torino.

1967/68, quarti di finale dell’allora Coppa dei Campioni. I bianconeri, alla prima partecipazione, battono 1 a 0 l’Eintracht Braunsschweig, squadra che attualmente milita nella terza divisione tedesca. Si partiva dal 3 a 2 subito in Germania. Tra le mura amiche la Juventus segna a soli 2 minuti dalla fine, grazie ad un rigore trasformato da Bercellino. A quei tempi non contavano i gol realizzati in trasferta, si va allo spareggio. Sul campo neutro di Berna decide lo svedese Roger Magnusson, straniero impiegabile solo in Coppa.

1972-73, primo turno della Coppa più prestigiosa. Sconfitta 1 a 0 in Francia, la Vecchia Signora sovverte il risultato. In casa finisce 3 a 0, doppietta di Roberto Bettega, in gol dopo uno stop di oltre 6 mesi per infortunio. La terza rete è del tedesco Helmut Haller.

1975-76, anche in questo caso siamo all’esordio. Avversario il Cska Sofia, la Juventus deve ribaltare il 2 a 1 subito in Bulgaria. Al Comunale prima Beppe Furino, poi Pietro Anastasi regalano il 2 a 0 che vale la qualificazione.

1981-82, sedicesimi di finale contro il Celtic, vittorioso in Scozia di misura, 1 a 0. A Torino i bianconeri s’impongono con un classico 2 a 0, con due splendide reti a firma di Pietro paolo Virdis e Roberto Bettega.

1995-96,quarti di finale contro il Real Madrid. I Blancos si presentano con l’1 a 0 ottenuto al Bernabeu. La Juventus prima pareggia i conti con una punizione velenosa di Alessandro Del Piero, poi il gol del 2 a 0 di Michele Padovano, diagonale e Canizares battuto. La Vecchia Signora in quella stagione conquista la Champions League, nella finale di Roma contro l’Aiax, dopo i calci di rigore.

2002-03, ancora il Real Madrid, questa volta in semifinale. Bisogna sovvertire il 2 a 1 dell’andata. La Juventus centra l’obiettivo vincendo 3 a 1 con tre perle di David Trezeguet, Alessandro Del Piero e Pavel Nedved. Inutile la rete dell’ex Zinedine Zidane nel finale. La gara è condita da latri due espisodi chiave: il rigore parato da Gigi Buffon a Luis Figo e l’ammonizione a Pavel Nedved che gli costerà la finale di Manchester, poi persa contro il Milan ai calci di rigore.

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2004-05, sempre il Real, ottavi di finale. Le merengues partono dall’1 a 0 di Madrid. Il ritorno regala emozioni forti. Ad un quarto d’ora dal termine David Trezeguet realizza l’1 a 0, si va ai supplementari. Mancano 5 minuti alla fine dell’extratime, si profilano i calci di rigore. Invece Marcelo Zalayeta batte Iker Casillas, realizza il 2 a 0, sinonimo di quarti di finale.

2005-06, ottavi di finale contro il Werder Brema, la rimonta più rocambolesca. All’andata i tedeschi vincono 3 a 2. A Torino si parte con il vantaggio ospite grazie a Joahn Micoud, giocatore con un passato nel Parma. La Juventus fa molta fatica e solo un finale pazzesco le permette di conquistare il passaggio del turno. La rimonta la innesac Trezeguet. Poi a 2 minuti dal fischio finale, un grave errore del portiere del Werder Tim Wiese (futura star del wrestling) regala la palla a Emerson per il 2 a 1.

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Quintiliano Giampietro