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ESCLUSIVO/ Cervone: “Roma? Società senza capo né coda. Di Francesco non va esonerato. Radice un signore del calcio”

Cervone Roma

Giovanni Cervone, portiere della Roma dall’89’ al 97′, in ESCLUSIVA alla redazione di SportNews.eu, parla del momento di crisi che stanno vivendo i giallorossi e traccia un ricordo di Gigi Radice, l’ex tecnico scomparso pochi giorni fa.

Ieri si è consumata un’altra serata negativa per la Roma. E’ vero che aveva la qualificazione agli ottavi di Champions League in tasca ma resta la figuraccia in casa del Viktoria Plzen.

“Una sconfitta non fa mai bene ma quella di ieri è clamorosa. Le partite si possono perdere ma non così, contro un avversario di basso livello. La gara contro il Viktoria Plzen dimostra che la Roma ha dei grossi limiti, chiunque vada in campo. E credo che anche l’allenatore stia in confusione”.

A proposito di Di Francesco, sembra ormai sfiduciato dal presidente Pallotta. Lei lo manderebbe via?

“No. Lui ha fatto qualche errore come succede a tutti i tecnici, ma prima ha sbagliato qualcun altro”.

Si riferisce alla società e in particolare al mercato estivo?

“Certo. Ha sbagliato tutto dall’inizio. Questa stagione si avvia ad essere fallimentare. Io non so questi americani come la pensino, cosa accade a Trigoria. Non so chi comandi. Uno vive a Boston, oltre seimila chilometri da Roma, un altro a Londra e forse le decisioni le prende anche qualcuno che abita nella Capitale. E’ una società senza capo nè coda”.

Domenica contro il Genoa ritiene che sarà decisiva per Di Francesco?

“E’ sbagliato anche questo discorso. E’ dalla gara contro il Bologna che vive sulla graticola. Così si lavora male. Peraltro l’ipotetico sostituto non credo risolverebbe i problemi in una situazione del genere”.

Abbiamo parlato di allenatore, società, ma non crede che anche i giocatori abbiano le loro colpe?

“Sì. C’è gente in mezzo al campo che cammina. Io ho visto un paio di giocatori quasi fermi, senza cattiveria agonistica. Nemmeno ai miei tempi erano così lenti”.

Nomi?

“Pastore si mette a fare i colpi di tacco invece di fare le cose semplici. Vogliamo parlare della prestazione di Nzonzi? Ogni tanto accenna ad una corsa poi si ferma. Un pachiderma si muove di più”.

La Roma rischia di non qualificarsi per la prossima Champions League?

“Se continua così è impossibile.”

Tra gli allenatori lei a Roma ha avuto Gigi Radice, scomparso pochi giorni fa. Che ricordo ha?

“A prescindere dalla bravura come allenatore, una bella persona. Un amico, un uomo intelligente, un signore del calcio dal quale ho imparato tante cose”.

Di Quintiliano Giampietro

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Redazione Sportiva