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ESCLUSIVO/Pasqualin: “Chiesa diventerà un campione. Su Bernardeschi andiamoci piano. Sul caso FIGC sono stufo”

Il calcio italiano sta vivendo una situazione particolare, con il caos a livello politico e con un campionato di Serie A dominato fin da subito dalla Juventus.

Per parlare di questi temi la redazione di Sportnews.eu ha contattato in ESCLUSIVA il decano dei procuratori sportivi italiani, Claudio Pasqualin. Del Piero, Vialli, Gattuso e Ganz tra i suoi assistiti. Con l’Avvocato abbiamo anche parlato dei giovani italiani. Ecco le sue parole.

Signor Pasqualin, il campionato di Serie A dice che la Juve va sempre più forte, mentre le altre, eccetto forse il Napoli, arrancano un po’. Cosa ne pensa?

“Sì, la diagnosi è questa, difficile essere originale e dire cose diverse. L’unica cosa non prevista, forse, è la crisi piuttosto pesante della Roma. Per il resto tutto va secondo copione. La Juve ha uno strapotere che con Ronaldo è anche aumentato, potrebbe davvero vincerle tutte, anche se mi sembra forse eccessivo. Il Napoli, con un grande allenatore come Ancelotti in panchina, prova a tenere il passo. Per il resto ci sono Fiorentina e Sassuolo che stanno facendo molto bene e anche la Spal merita una citazione”.

Roma e Milan, come si diceva, arrancano. E’ davvero tutta colpa di Gattuso e Di Francesco?

“Il Milan è dietro, ma anche una partita in meno. Penso sia in linea con gli standard di inizio stagione. Gattuso non ha colpe, ma solo meriti. Con l’organico che ha e il mercato fatto lui lo sta valorizzando. E anche Di Francesco ha i suoi alibi visto che gli hanno smembrato la squadra. Pensiamo solo ad Allison, uno dei portieri più forti al mondo, difficilmente rimpiazzabile con uno più bravo. I due tecnici hanno meriti, non colpe. Fa specie sentire parlare già di sostituti”.

Bernardeschi è il miglior giocatore italiano in questo momento, è d’accordo?

Bernardeschi col Frosinone ha fatto una grande partita, ma andiamoci piano. Si fa presto a parlare di campioni. Mister Allegri lo vede ogni giorno e se lo sta facendo giocare in una squadra forte come la Juve vuol dire che merita. L’ex viola si avvia a diventare un buon giocatore, per arrivare al top però ci vuole ancora molto. Bisogna esaltarsi un po’ di meno nel calcio italiano quando un giocatore fa una o due partite buone. Il ragazzo è molto cresciuto, sta diventando un giocatore vero, ma bisogna usare cautela”.

Qual è secondo lei un altro giovane italiano che potrà davvero diventare un perno della Nazionale di Mancini?

Tutta la vita Chiesa. Se dovessi investire un euro lo farei su Chiesa, ad occhi chiusi. E’ un giocatore che ha trovato presto la sua dimensione, ha il calcio nel sangue e ha le stimmate del campione”.

Qual’è il suo pensiero riguardo la situazione della politica calcistica italiana?

Io sono sempre stato un grande appassionato di politica calcistica, l’ho sempre seguita e ne ho fatto parte come Segretario Generale dell’Associazione Italiana Calciatori. Adesso, però, ho smesso, mi rifiuto, non mi interessa. E’ stata creata una tale situazione che, o si sbrigano a uscirne loro o bisogna che qualcosa deve succedere. Il commissariamento non mi pare che abbia portato a qualcosa. Dover pensare di rivalutare Tavecchio francamente mi sembra surreale. Tra i problemi della Federazione e ci aggiungo quelli della giustizia sportiva, ho veramente smesso di seguire. Sono incredulo che si possa vivere il caos che stiamo vivendo. Per non parlare della Serie B e della Serie C, tra TAS, TAR TNAS, e via discorrendo. Cosa resta da fare? Appellarsi allo Stato, al Governo, non vedo altre soluzioni. Io parlo anche per quello che riguarda i procuratori, che è il mio campo. E’ dovuto intervenire il Governo dopo che era stato inopinatamente abolito il registro dei procuratori sportivi. Era saltato tutto perché in Federazione non erano stati in grado di gestire il fenomeno. Ora, con la legge di bilancio, 1 gennaio 2018, è stato introdotto nuovamente il registro degli agenti, con la necessità di superare un esame e avere certe caratteristiche. E’ stato regolamentato il tutto solo con l’intervento del Governo. Era diventata una giungla, tutto nell’indifferenza e nell’insipienza della Federazione”.

Da decano degli agenti sportivi, un nome su cui puntare per il futuro?

Continuo a dire Chiesa della Fiorentina, insisto su di lui, a me piace da matti, sono convinto che Chiesa arriverà ai livelli massimi. A lui aggiungo Verdi, del Napoli”.

 

Redazione Sportiva