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Rio 2016. Scherma, Montano: “Dovrò essere tranquillo”

Aldo Montano, tra i protagonisti della scherma a Rio 2016 (getty images)

NOTIZIE SCHERMA – Ormai mancano solamente cinque giorni all’inizio delle Olimpiadi e l’Italia, come sempre, si aspetta molto dalla scherma, ma anche da Aldo Montano che alla sua quarta olimpiade è a tutti gli effetti un veterano. Eppure lo sciabolatore azzurro, oro ad Atene 2004, arriva alla manifestazione sereno, anche al netto dei 37 anni e degli infortuni. A spiegarlo è lui stesso, in un’intervista rilasciata a “La Gazzetta dello Sport”: “Da Atene sono passati 12 anni, contandoli mi sembrano tantissimi, vivendoli sono stati brevi. Mi sento bene, è cambiato l’approccio alla gara. E’ lo stesso film con qualche nota diversa, l’emozione, la paura, sono le stesse. L’Olimpiade devi sentirla. Ti prepari, fai tutto al meglio. Poi sai che tutto dipenderà da come ti svegli quel giorno. Fai colazione, arrivi in palestra, e senti subito se c’è la magia che si potrebbe incendiare. Mi è successo ad Atene, poi a Catania ai Mondiali. Lo senti subito. E’ un fuoco che si accende. Dopo 25 anni di carriera ho capito che non puoi farlo rivivere a comando. Viene in automatico”.

La preparazione in queste settimane: “Non buona, ma va bene. Non mi sono allenato in condizioni ottimali ma mi è già successo. Gli acciacchi ti aiutano a scaricare un po’ le aspettative. Il segreto per vincere è un altro. Nelle tre edizioni che ho già disputato ho capito che devi cercare di essere sereno, che a vincere è chi è più tranquillo, che pensa chi se ne importa. Gli strafavoriti salgono in pedana con difficoltà. Il jolly è quello: divertimento, piacere, la leggerezza di competere nella gara più importante che ci sia”.

Infine una considerazione sulla Russia e i casi di doping che stanno sconvolgendo il mondo dello sport: “Per onestà, dopo 20 anni di carriera, vorrei chiarezza. Nella scherma si può vincere in modo onesto, ma ti girano le scatole se c’è gente che ha barato. Se c’è, vorrei che si sapessero i nomi. La Russia? E’ una nazione che adoro… Da lì arrivano gli avversari più forti miei e di mio padre, il mio ex maestro Sidiak. Ora c’è anche la fidanzata (Olga Plachina, ndr). Diciamo che in amore ho sempre più perso che vinto, stavolta spero di aver messo la quindicesima stoccata, i progetti per costruire una famiglia ci sono, spero di poter vincere un’Olimpiade anche qui”. 

Redazione Sportiva