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CALCIO

Italia, Conte “Faremo la nostra partita”. Bonucci “Il mister il mio maestro”

Leonardo Bonucci (getty images)

NOTIZIE ITALIA – Alla vigilia della sfida contro la Germania il commissario tecnico dell’Italia, Antonio Conte, rilascia alcune dichiarazioni nella consueta conferenza stampa. Questo quanto riportato da tuttomercatoweb.com

Si aspetta una Germania arrabbiata?
L’ultimo risultato dei nostri avversari non ci favorisce, troveremo una squadra determinata e concentrata, ma preferisco così, visto che abbiamo deciso di affrontare grandi Nazionali proprio per testarci e per capire se potremo contare su giovani che non hanno molta esperienza. Cercheremo di fare la nostra partita con grande rispetto ma senza paura“.

Potrebbero giocare Insigne, Bernardeschi e Zaza?
Questa è l’ultima partita che ho a disposizione per fare alcune valutazioni. Ho già detto che ci sono giovani che non hanno esperienza e sarà importante testarli per vedere che tipo di risposta daranno. Cerco conferme da coloro che hanno giocato bene contro la Spagna, anche perché tra un mese e mezzo dovrà fare la lista definitiva“.

Ieri Buffon ha parlato bene di lei. Cosa ne pensa?
Che a parlare siano i calciatori mi fa piacere. Io parlerei solo bene del mio lavoro, sarei di parte. Fin da primo giorno ho detto che la nostra forza sarebbe stata quella di essere una squadra. La scelta non è molto ampia, in Italia ci sono pochi italiani. Ringrazio i calciatori che sono sempre stati a completa disposizione, non è semplice in pochi giorni portare la propria idea di calcio, c’è il pericolo che rientrati nel proprio club i vari giocatori potessero dimenticare le cose studiate qui. Ho trovato un gruppo con tanta voglia di fare“.

Crede nel motto ‘squadra che vince non si cambia’, in vista degli europei?
Una buona base della rosa che convocherò c’è già, ma ci sono anche alcuni posti che devo ancora assegnare. Ho idee abbastanza chiare in testa“.

A proposito di esprimenti. Il discorso fatto per i giovani può essere allargato anche ad altri giocatori come Thiago Motta o Jorginho?
Quella del centrocampista del PSG è una convocazione non dettata dall’emergenza. È un titolare del club francese e dovevo valutarlo prima delle convocazioni definitive. Per questo l’ho convocato. Ho parlato chiaramente con Thiago, e lui mi ha risposto che voleva dimostrare di essere all’altezza. Con la Spagna a giocato, domani vedremo. Per quel che riguarda Jorginho è la stessa cosa. Il campionato dà le sue sentenza, sia per il centrocampista che per Bernardeschi, che hanno fatto molto bene. È stato un peccato non poterli avere con me anche in passato per lo stage. Non sono chiamate di emergenza ma studiate“.

Se l’Italia dovesse fare un ottimo Europeo, c’è la possibilità che possa pensare di restare ad allenare la Nazionale?
La mia scelta non dipende dal risultato, positivo o negativo che sia. Voglio tornare ad allenare. Proprio oggi facevo una riflessione, domani giocheremo e poi per due mesi sarò libero e potrò dedicarmi alla famiglia. Magari rimpiangerò questo momenti, ma la mia scelta è definitiva, mi manca il campo“.

Il giudizio sulla sua parentesi da commissario tecnico dipenderà dal risultato dell’Europeo?
Dipendiamo molto dai risultati che spostano i giudizi in positivo o in negativo. A volte non è giusto perché si deve guardare anche al lavoro. In passato si è criticato anche Lippi che aveva vinto un Mondiale. Quello che posso promettere è che metterò sempre tutto per cercare di far sì che le cose possano andare al meglio. Non dovremo avere rimpianti, dando sempre il massimo in campo. Non so dove arriveremo ma dobbiamo cercare di dare sempre il massimo“.

È preoccupato dal fatto che la sua squadra segni poco in relazione a quanto produce e subisca troppo rispetto a come difende?
Dobbiamo analizzare le varie partite. Contro la Spagna abbiamo concesso tre tiri in porta, firmerei per fare sempre così contro queste squadre. Così come tirare nove volte in porta. Cerco di analizzare bene le situazioni, vogliamo attaccare trovando però il giusto equilibrio per subire il meno possibile”.

Insieme al ct ha parlato anche Leonardo Bonucci

È d’accordo con le parole di Buffon su Conte?
Quando abbiamo iniziato il nostro percorso sapevamo che avremmo dovuto lavorare al meglio. Da parte nostra c’è sempre stata massima disponibilità, rispetto al passato nella nostra Nazionale c’è meno talento. Chi arriverà dopo dovrà portare avanti il percorso iniziato in questo biennio“.

Conte le ha cambiato la vita da calciatore?
È stato l’allenatore che mi ha fatto fare il salto di qualità, fin dal suo arrivo alla Juventus. All’inizio abbiamo avuto alcuni screzi, anche perché non ero in forma. Mi ha insegnato tanto a livello tattico, se oggi sono tra i migliori buona parte è del mister“.

Tornare a Monaco le ha fatto male?
Rientrare all’Allianz Arena mi ha provocato un’emozione negativa, ma lo schiaffo che abbiamo preso 15 giorni fa ci permetterà di migliorare ancora, consapevoli del fatto che dobbiamo fare l’ultimo step per essere alla pari con i top club“.

Se Conte le dovesse chiedere di seguirlo cosa risponderebbe?
L’ho seguito al massimo per prendere un caffè. Non so cosa farà il mister, io ho firmato il rinnovo con la Juventus e penso solo ai bianconeri“.

Redazione Sportiva