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Roma-Sampdoria, Spalletti: “Stiamo migliorando. Dzeko? Va servito di più”

Luciano Spalletti (fonte foto: Sportnews.eu)

NOTIZIE ROMA – Giornata di vigilia in casa giallorossa, con Luciano Spalletti che si è presentato in conferenza stampa per presentare la sfida dell’Olimpico di domani contro la Sampdoria di Vincenzo Montella. Ecco le sue dichiarazioni riprese dalla redazione di SportNews.eu

Sulla condizione degli infortunati
Bisogna valutare oggi la situazione di ognuno di loro. Florenzi e Digne hanno lavorato con i compagni, Dzeko lo valuteremo dopo, ieri ha fatto differenziato. Daniele (De Rossi, ndr) è rimasto fermo da ieri. Oggi non svolgerà l’allenamento completo. Bisognerò riparlarne dopo.

Su Strootman
Ha fatto vedere di essere sulla strada giusta, le sue qualità. A me è piaciuto particolarmente quando a risultato già acquisito è andato a fare contrasti decisivi. Lui è talmente sensibile a quello che è la sua professione, ai suoi comportamenti. Una persona straordinaria.

Chi prenderà il posto di Nainggolan? Florenzi, Perotti o Salah?
Anche Vainqueur, c’è Perotti, ci sono anche altre soluzioni. Dipenderà a livello medico come staranno. Son tutte opzioni giuste, non posso dirti adesso, bisognerà aspettare l’allenamento di oggi. C’è anche Iago Falque. Abbiamo tanta qualità e numeri a disposizione del centrocampo.

Primo confronto con Montella. Cos’è che colpisce di più nel suo lavoro di allenatore, nel suo atteggiamento che ha nel suo ruolo
Colpisce l’equilibrio nello stare in campo. Tutti hanno apprezzato il suo lavoro nella Roma, ma non solo in prima squadra, è partito dai bambini. Ha fatto tutte le tappe che un allenatore deve fare. A Catania ha fatto vedere il suo valore, a Firenze tutti lo hanno stimato. Sa fare il suo mestiere, avrà un futuro importante perchè è un ragazzo intelligente. Sempre pronto a migliorarsi, sarà un avversario difficile, troveremo una Sampdoria ostica da affrontare.

E’ stato solamente un caso che la miglior partita della Roma sia arrivata senza una prima punta?
Noi siamo abbastanza fortunati. In questi casi succede spesso. Hanno fatto un lavoro particolare, tu mi aiuti a fare una morale, che non sono le punte che fanno il risultato di una partita, ma il lavoro che produce una squadra e quello che è il movimento che non da’ riferimenti, l’interpretazione a dare una mando in fase difensiva. Da’ un punto di vista di ruolo, il mio, devo sempre tenere in considerazione quello che fanno tutti i calciatori in campo.

Keita ha detto che non è facile giocare con i fischi dei propri tifosi
E’ vero che se vai all’estero si tende di più a fare i ‘viva viva viva’ e non gli ‘abbasso abbasso abbasso’. E’ chiaro che lui la subisce meno questa pressione di risultati. Chiamandoci Roma dobbiamo avere la responsabilità di quelli che devono andare a vincere sempre, poi abbiamo il privilegio di giocare in questa squadra. Costruiamo uno stile Roma, siamo uno stile. Le vittorie importanti ti fanno conoscere in tutto il mondo.

Dalla Juventus a Sassuolo molte meno palle perse
I ragazzi lavorano nella maniera corretta. Bisogna fare attenzione hai dati che hai dato, ancora più importante sono quelle delle palle riconquistate e non il possesso palla. Quest’ultimo dato non funziona, ma palle perse e recuperate si. Siamo aumentati di intensità, abbiamo diminuito la perdita di palla quando fraseggiamo sullo stretto. Questo fa si che i giocatori hanno anche un po’ più di tranquillità.

Nella scorsa stagione oltre 30 infortuni importanti, nella maggior parte muscolari. Quest’anno siamo più o meno sulla stessa linea. E’ solo sfortuna o esiste un problema sul quale lavorare?
E’ semplice la cosa, è sempre stato così. Lei si accorgerà che gli infortuni vanno sempre a colpire la squadra che deve fare risultato e non sta dando quello che vorrebbe. A livello di testa siamo più deboli ed è quindi più facile infortunarsi. Questo viene maggiormente anche quando si cambia allenatore, perchè chi arriva li tira al massimo.

Su Nura, è pronto per il salto in prima squadra? 
Voi sapevate la cosa ancora prima di dover fare la visità. Io e il dottore siamo in sintonia anche in questo. Il topino famoso è sordo, perchè riporta le cose sbagliate. Sta venendo qui a portare la medicina al topino, le supposte. Nura ha fatto la visita dell’abilitazione, ed è stato concesso di potersi riallenare con noi. Impressionante la sua velocità, perchè sembra un soffio di vento. Nel contesto di squadra va messo anche se in quel ruolo lì ci sono dei mostri sacri. Si cercherà di fargli trovare un ambiente dove possa crescere e maturare senza mettergli subito delle responsabilità addosso.

Su Gerson
Non è mai stato tesserato, era qui, non era contento di questa soluzione. Giustamente voleva esercitare il suo mestiere e ha trovato questa sistemazione. Siamo contenti se lui va a star bene. Mi è sembrato un giocatore di grandi qualità. A noi interessa quello che possiamo utilizzare subito.

Su Szczesny, è integrato al mille per mille nella causa giallorossa?
Se lui veramente pensa ad un’altra situazione e poi non da il contributo alla squadra. E’ un giocatore di grandissima qualità, ha la freddezza giusta, sembra rilassato, ma invece è concentratissimo. Ha il carattere che dovrebbe avere il portiere vero. Ha fatto interventi importanti nell’ultima partita, ha due buoni piedi che oggi è fondamentale. Qualsiasi allenatore va a informarsi su un portiere viene chiesto subito se ha buoni piedi. E’ un grande portiere.

Se dovessero giocare domani Keita e Maicon sarebbe la terza in otto giorni. Dzeko ha anche un problema di condizione atletica oltre che mentale?
Allora quello che hai detto di Seydou e di Maicon è un discorso che va preso in considerazione, ma non hanno giocato molte partite prima di queste tre. Su Edin secondo me c’è una cosa sola, che lo serviamo male. Lo dobbiamo sostenere di più e servire meglio, non necessariamente andare sul fondo. Li chiamano passanti, i cross da dentro il campo si possono fare uguale, e lui si predisposizione per questo. Fisicamente è una belva, si va a iniziare l’azione dove la fa cascare lui, e non è una cosa casuale ma organizzata e che si può fare. Trovare la strada per farlo sentire dentro il nostro gioco.

Redazione Sportiva