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Sassuolo a lezione per il contrasto al match-fixing

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NOTIZIE SASSUOLO – Il progetto ‘Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive’, realizzato dalla Lega Serie A con Sportradar, in collaborazione con l’Istituto per il credito sportivo, ha fatto tappa oggi in Emilia per una giornata di formazione a 360 gradi sul match-fixing con il Sassuolo. Prima squadra e giovanili del club, insieme allo staff tecnico e ai dirigenti, hanno partecipato oggi al workshop di formazione condotto dall’avvocato Marcello Presilla, responsabile per l’Italia di Sportradar, società partner dell’Uefa, specializzata nell’analisi e monitoraggio dei flussi di scommesse e nella lotta alle frodi sportive, che ha spiegato agli atleti il fenomeno del match fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze. Durante l’incontro sono stati tracciati gli identikit dei cosiddetti fixers, i criminali che agganciano i giocatori intrappolandoli nelle truffe, attraverso tecniche di adescamento che sfociano anche in ricatti e minacce pregiudicando il futuro e la credibilità degli atleti e del calcio. L’obiettivo è quello di far crescere sempre più il grado di consapevolezza di atleti, tecnici e dirigenti intorno al fenomeno delle combine e delle scommesse clandestine, offrendo strumenti di difesa validi contro chi infanga l’immagine dello sport.

«Durante l’incontro -ha detto l’avvocato Andrea Fabris per il Sassuolo- sono state illustrate le norme principali di riferimento sul tema ed è stato spiegato agli atleti il fenomeno del match fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze, anche nel rispetto del codice etico adottato dalla società. L’argomento è estremamente importante e delicato, considerando il movimento di denaro che genera una singola partita di Serie A: i dati ufficiali indicano infatti che in media, nel mondo, si puntano 53 milioni di euro su ogni singola gara del massimo campionato di calcio italiano». Al workshop ha partecipato anche Paolo Bianco che ha portato la sua testimonianza in qualità di ex calciatore con oltre 500 presenze tra i professionisti e di attuale vice allenatore della squadra Primavera del Sassuolo: «Soprattutto per i giovani i rischi sono molto alti e sono convinto che l’incontro di oggi sia stato utile per far capire quali siano i comportamenti idonei per evitare situazioni pericolose per l’integrità e la correttezza del gioco. Il calcio è uno sport bellissimo e dobbiamo impegnarci tutti per preservare i valori etici e morali che lo rendono un importante punto di riferimento e di apprendimento per le generazioni che rappresenteranno il nostro futuro nel calcio e nella vita di ogni giorno».

Al termine della giornata è stato consegnato un attestato di partecipazione all’incontro, con allegata una ‘dichiarazione di intentì sottoscritta da tutti i calciatori, a testimonianza dell’impegno nel salvaguardare i veri valori dello sport e del calcio.

fonte: Adnkronos

Redazione Sportiva