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Moto GP. Assen, il Dottore vuole portare tutti a scuola

Valentino Rossi(getty images)

APPROFONDIMENTO MOTO GP – Ci siamo, si riparte. La Moto GP torna in pista e che pista. Domani, come sempre in Olanda, si correrà ad Assen “L’Università della motocicletta” e all’università, si sa, è il “Dottore” a salire in cattedra. Sul bellissimo tracciato olandese infatti Valentino Rossi ha scritto pagine importanti della sua leggenda e sembra intenzionato a ripetersi, anche per cambiare l’inerzia del testa a testa con Jorge Lorenzo, reduce da un poker di vittorie che potevano ammazzare il campionato, ma che invece hanno solo spronato Valentino a dare il meglio di sé e non è un caso che ieri, nelle libere, Rossi sia parso finalmente competitivo (al contrario di quanto successo regolarmente quest’anno, con Rossi alle prese con problemi di assetto il primo giorno di corse e sempre lento, lontano dai primi).

Dal canto suo Jorge Lorenzo, preceduto da Rossi nelle qualifiche, non sembra particolarmente teso e anzi mostra grande ottimismo. Del resto in questo momento allo spagnolo la fiducia non manca e sa benissimo di essere il pilota da battere. Sesto nelle libere, lo spagnolo si può consolare con i ridottissimi distacchi che separano i piloti di vertice: tra il terzo posto di Rossi e il suo sesto ci sono pochi centessimi. Davanti a tutti invece c’è la coppia di Honda: velocissima con entrambi i piloti. Dani Pedrosa è parso molto agguerrito, forse le difficoltà di Marquez gli hanno fatto pensare ad un clamoroso sorpasso sul compagno di squadra nelle gerarchie interne al box, almeno per questa stagione, ma il giovane Marc non ha voglia di fare altre brutte figure e ieri ha martellato grandissimi tempi. Entrambi però sono attesi alla prova della gara, più che in prova la Honda ha faticato sempre alla domenica, segno inequivocabile che il problema, ad oggi, è più nei piloti che nel mezzo.

Chiudiamo con le Ducati “solamente” quinta e settima, con Iannone davanti a Dovizioso. La rossa è lì con i primi, ieri è mancato il guizzo, ma se pensiamo che tra primo e settimo posto ballano meno di quattro decimi non c’è ragione di preoccuparsi anche perchè battere i due piloti sul singolo giro di qualifica non è mai facile, anzi. Cercare di partire dalla prima fila sarà fondamentale, in una gara che si preannuncia così accesa, partire davanti potrebbe essere un vantaggio non da poco.

Redazione Sportiva