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Giro d’Italia 2015. Le pagelle della corsa: Contador vince da campione, confusione Astana

(getty images)

NOTIZIE GIRO D’ITALIA 2015 – Si è concluso nella giornata ieri il Giro d’Italia 2015 che ha visto il trionfo di Alberto Contador davanti al nostro Fabio Aru ed il compagno di squadra del sardo Mikel Landa. Queste le pagelle della corsa:

Alberto Contador Velasco: Il “Pistolero” è tornato. In questa stagione vuole cercare uno storico “double” e per ora è sulla buona strada. Ha vinto il Giro d’Italia dopo la cronometro del 22 Maggio che gli ha permesso di solcare un vantaggio incolmabile con i diretti avversari. Il numero sul Mortirolo ha dimostrato tutte le sue qualità mentre forse poteva evitare l’attacco nella tappa di Aprica. In difficoltà solo nella tappa del Sestriere dove poteva andare in difficoltà ma si è salvato grazie alla sua esperienza. L’unica nota negativa è non aver vinto una tappa. VOTO 10

Fabio Aru: Il sardo conquista un secondo posto d’oro che lo lancia definitivamente al grande ciclismo. I numeri fatti nelle tappe di Cervinia e Sestriere sono da campione di alta classe anche se forse in questa corsa rosa ha pagato un pò la condizione non eccezionale dovuta ai problemi di salute avuti nei mesi precedenti. Le difficoltà sul Mortirolo e nella cronometro non gli hanno permesso di lottare per la maglia rosa. Paga anche una tattica dell’Astana non perfetta. VOTO 9.5

Mikel Landa Meana: Ha dimostrato di essere forse anche più in forma di Alberto Contador ma lo spagnolo, in scadenza con l’Astana, ha subito le scelte tattiche dell’Astana che ha puntato su Fabio Aru. Partito come gregario ad inizio giro, i risultati lo avevano promosso capitano ma nelle ultime due tappe ha dovuto tirare i remi in barca e concedere il secondo posto a Fabio Aru. Le due vittorie consecutive, però, lo portano tra i grandi del ciclismo. VOTO 9.5

Andrey Amador Bakkazakova: Fino alle ultime tre tappe lo spagnolo sognava un podio difficilmente pronosticabile ad inizio Giro d’Italia. Nella corsa rosa ha dimostrato di riuscire a tenere il passo dei grandi fino alla tappa di Cervinia dove, a causa dello sforzo fisico effettuati nelle settimane precedenti, ha pagato molto in termini cronometrici. Non è riuscito neanche ad avere il massimo supporto della squadra ma il quarto posto è un ottimo risultato per lui. VOTO 9

Ryder Hesjedal: Il canadese finalmente è tornato ai livelli del 2012. Nell’ultima settimana abbiamo visto il corridore che tutti conoscevamo. Forte in salita che non teme nessun rivale. Il podio poteva essere ala sua portata se solo durante le prime due settimane conteneva i distacchi. Però questo è sicuramente un ottimo segnale in vista della prossima edizione. VOTO 9

Leopold Konig: Anche lui una nota positiva di questo Giro d’Italia. Partito da gregario il ritiro di Richie Porte gli porta in dono i gradi di capitano ed il ceco non delude. Bene fino alle ultime due tappe dove paga, come tutti, lo sforzo effettuato nei giorni precedenti. VOTO 8.5

Steven Kruijswijk: Giro d’Italia soddisfacente ma non perfetto per l’olandese della Lotto NL – Jumbo. Ha pagato anche lui i primi dieci giorni non riuscendo ad entrare subito in classifica generale ma nell’ultima settimana ha fatto vedere tutte le sue abilità in salita. Mezzo voto in meno per non essere riuscito a conquistare la maglia azzurra (miglior scalatore) persa proprio a Cervinia. VOTO 8

Damiano Caruso: per l’italiano della BMC Racing Team l’obiettivo minimo di entrare nei dieci è stato raggiunto. L’uomo di classifica della squadra americana ha sognato anche la top five fino a venerdì. Nell’ultimo weekend, però, ha pagato la stanchezza fisica non riuscendo ad attaccare in salita. VOTO 8

Alexandre Geniez: il francese non si è mai fatto vedere ma è stato molto bravo a rimanere a contatto con i primi della classifica generale riuscendo a chiudere nella top ten, risultato non pronosticabile alla vigilia. VOTO 8

Yury Trofimov: il russo fino alla tappa di Cervinia sognava il podio ed entra dentro la top five ma due giorni di buio completo lo hanno fatto retrocedere fino al decimo posto. Il corridore della Katusha ha dimostrato di tenere in salita ma ancora non ha la tenuta delle tre settimane. VOTO 6.5

Giovanni Visconti: Arrivato al Giro d’Italia per provare a fare classifica il siciliano è riuscito a rimanere nella top ten fino alle prime vere salite dove purtroppo ha dovuto tirare i remi in barca. La consolazione più grande per il corridore della Movistar è l’aver conquistato la maglia azzurra. VOTO 7

Giacomo Nizzolo: grande soddisfazione per Nizzolo che, nonostante non è riuscito a vincere una gara, ha sfruttato una maggiore continuità di piazzamenti rispetto ai diretti avversari che gli ha permesso di conquistare la maglia rossa a Milano, uno degli obiettivi della vigilia nonostante si pensava che fosse impossibile conquistarla. VOTO 7.5

Rigoberto Uran Uran: Per il corridore dell’Etixx è stato un Giro d’Italia dalle due facce. La condizione non ottimale non gli ha permesso di fare classifica ma a Cervinia e sul Sestriere ha dimostrato che sta ritornando in una condizione ottimale in vista del Tour. VOTO 5.5

Richie Porte: l’australiano del Team Sky ha dovuto combattere con la sfortuna in questo Giro d’Italia. Prima la penalizzazione all’inizio della seconda settimana che non gli permette di rimanere a stretto contatto con i big, poi la cronometro non eccezionale ed infine una caduta che lo costringe al ritiro. VOTO 5

Jurgen Van Den Broeck: Ritornato al Giro d’Italia dopo il 2008 per il belga è stato un susseguirsi di delusioni. L’unica nota positiva arriva dalla cronometro di Valdobbiadene ma sicuramente poteva fare molto di più. VOTO 4

F. S.

Redazione Sportiva