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Mihajlovic vs Mancini: due amici, nemici per novanta minuti

(getty images)

ALLENATORI A CONFRONTO – In questa rubrica di Sportnews.eu, analizziamo al dettaglio ogni allenatore dei big-match della Serie A. Oggi mettiamo sotto la lente d’ingrandimento i due tecnici che si sfideranno domenica sera alle ore 20.45.

Sinisa Mihajlovic

La carriera – La carriera da allenatore di Mihajlovic inizia da vice propro di Roberto Mancini per due stagioni per poi lasciare l’incarico quando arriva José Mourinho. Da qui in poi intraprende quella di capo allenatore prima nel Bologna, dove succede a Daniele Arrigoni. Con i rossoblu la sua avventura dura solamente cinque mesi. Nel dicembre 2009 è il Catania ha dargli fiducia. Per il tecnico serbo è un occasione importante per la sua carriera e non se la fa sfuggire ottenendo il maggior numero di punti fino ad allora ottenuto dalla squadra siciliana. Il 24 maggio, però, Mihajlovic decide di dimettersi da allenatore del Catania per intraprendere la carriera con la Fiorentina. La prima stagione non convince e chiude al nono posto. La seconda, invece, non inizia nei migliori dei modi ed il 7 novembre 2011 viene esonerato. Il 21 maggio 2012 diventa commissario tecnico della Serbia ma il suo obiettivo principale, ottenere il pass per i Mondiali 2014, non viene raggiunti così il 20 Novembre 2013 lascia l’incarico accettando l’offerta della Sampdoria. Con i doriani, Mihajlovic, sta rilanciando la sua carriera. La scorsa stagione la chiude al dodicesimo posto con 36 punti in 26 partite. In questo campionato, il tecnico serbo sta riuscendo a portare la Sampdoria nelle parti alte della classifica.

La tattica – In questa stagione Mihajlovic sta giocando con il 4-3-3. In porta Emiliano Viviano è riuscito a conquistare il posto da titolare a Sergio Romero. In difesa, con la partenza di Gastaldello a gennaio direzione Bologna, l’esperienza di Matias Silvestre è affiancata dal giovanissimo Alessio Romagnoli. Sulle fasce confermati due talenti italiani molto interessanti Vasco Regini e Lorenzo De Silvestri. Dopo aver trascorso l’ultima parte della sua carriera in difesa Angelo Palombo è ritornato a prendersi le chiavi del centrocampo insieme ad Obiang e Soriano. In attacco con la partenza di Gabbiadini, Mihajlovic si affida all’estro di Eder, all’esperienza di Eto’o ed all’opportunismo di Okaka. Senza contare che, il tecnico serbo, può contare anche su Luis Muriel. E’ un gioco molto veloce che quello che pretende Mihajlovic dai suoi giocatori con lo sforzo per i due terzini di accompagnare costantemente l’azione in fase offensiva.

I precedenti – Il bilancio del tecnico serbo contro l’Inter non è dei più positivi. All’attivo ha una sola vittoria, ottenuta con il Catania, 1 pareggio e ben 5 sconfitte.

Roberto Mancini 

La carriera – Sfida particolare anche questa per Roberto Mancini che nella Sampdoria ha trascorso molti anni da giocatore. La sua carriera di allenatore inizia come vice di Sven Goran Eriksson nel 2000-2001 vincendo subito la Supercoppa italiana. Nel febbraio 2001 Mancini riceve l’offerta della Fiorentina dove inizia ufficialmente la sua prima avventura da allenatore. Alla guida dei viola, il tecnico di Jesi, riesce a vincere la Coppa Italia, il suo primo trofeo da quando siede in panchina. Nella stagione successiva perde la Supercoppa italiana contro la Roma e l’11 gennaio 2002 si dimette dopo alcuni dissidi con i tifosi. Nel luglio dello stesso anno Mancini ritorna ad allenare la Lazio, questa volta però come primo allenatore. Riesce subito ad arrivare quarto centrando la qualificazione alla Champions League e sfiora la finale di Coppa UEFA. I biancocelesti si fermano in semifinali battuti dal Porto, che poi vincerà la competizione. Nel 2003-2004 arriva il secondo successo per Roberto Mancini allenatore. Il tecnico di Jesi riuscirà ad alzare la Coppa Italia battendo in finale la Juventus. Il 7 Luglio 2004 decide di accettare l’offerta dell’Inter. La panchina nerazzurra al tecnico di Jesi gli regala moltissimi gioie. La prima stagione arriva subito il successo in Coppa Italia contro la Roma. Nel 2005-2006 l’Inter si aggiudica la Supercoppa italiana battendo la Juventus. In campionato chiude terza ma a causa del processo di calciopoli, che vede la penalizzazione del Milan e la retrocessione della Juventus, i nerazzurri si trovano a festeggiare lo scudetto. La terza stagione si apre con la vittoria in Supercoppa italiana contro la Roma, ma non solo. I nerazzurri, infatti, riescono a vincere anche lo scudetto. La stagione successiva non inizia come le altre. Mancini perde la Supercoppa italiana contro la Roma ma riesce con fatica a conquistare il suo terzo scudetto. In campo internazionale continuano le disfatte mentre il 18 maggio perde a sorpresa la finale di Coppa Italia contro la Roma. Questa sconfitta ha portato ad uno strappo con la società. Man ini venne esonerato undici giorni dopo. Cinque mesi di pausa ed il tecnico di Jesi si rimette in gioco sulla panchina del Manchester City. La sua prima stagione con gli inglesi non è molto esaltante ma mette le basi per il futuro. L’anno dopo, infatti, Mancini riesce a portare il City in Champions League per la prima volta nella sua storia. La stagione successiva arrivano anche i primi trofei con la vittoria del titolo del campionato inglese. Il 12 agosto 2012 vince la Community Shield ma per lui non sarà una stagione positiva che si conclude con l’esonero del 13 maggio 2013. Il 30 settembre dello stesso anno Mancini inizia la sua avventura sulla panchina del Galatasaray, dove conquista subito la coppa di Turchia. In campionato, però, chiude al secondo posto. L’11 giugno 2014 lascia la squadra turca. Lo scorso 14 novembre Mancini decide di tornare all’Inter.

La tattica – Mancini con l’Inter ha deciso giocare con il 4-3-1-2, sfruttando molto le qualità di Guarin, Shaqiri ed Hernanes per mandare davanti alla porta i due attaccanti che di solito sono Rodrigo Palcacio e Mauro Icardi ma in campionato nelle ultime sfide ha trovato spazio anche Lucas Podolski. Il problema nerazzurro, però, in questa stagione è la difesa. Vidic non ha convinto, Ranocchia e Juan Jesus stanno sbagliando troppo. Sugli esterni D’Ambrosio e Santon, ritornato dopo l’esperienza al Newcastle, non convincono. In porta Handanovic commette qualche errore di troppo mentre Carrizo gioca in Europa League.

I precedenti – Per Mancini i precedenti con la Sampdoria sono molto positivi. Fino ad oggi il tecnico di Jesi ha battuto ben 8 volte i doriani, pareggiando solamente cinque sfide. E’, invece, ancora a zero la casella delle sconfitte.

Redazione Sportiva