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Ciclismo. Tour de France 2014, 16 anni dopo il trionfo Vincenzo Nibali

Da quel famoso 1998 quando Marco Pantani ha trionfato al Tour de France l’Italia nel ciclismo in Francia ha passato un momento molto difficile sia perché dall’anno successivo per sette stagioni c’è stato il dominio di Lance Armstrong sia perché i talenti italiani non riuscivano a sbocciare. Si è partito con le speranze di Ivan Basso che sono terminate ben presto, quando il varesino è riuscito ad arrivare solamente sul terzo gradino del podio. Nel 2004 al Giro d’Italia è sbocciato il talento di Damiano Cunego ma il veronese non è riuscito mai a sbocciare realmente ed in Francia non ha mai concluso tra i primi cinque. Negli ultimi anni è nata la stella Riccardo Riccò, smarritasi all’improvviso a causa di doping ma nello stesso tempo nel silenzio di tutti è cresciuto Vincenzo Nibali.

Un ragazzo nativo di Messina ma che ben presto ha deciso di lasciare la sua terra per volare in Toscana dove poteva coltivare la sua passione quella della bicicletta. Cresciuto nelle Mastromarco lo “Squalo dello Stretto” ha fatto vedere fin da subito le sue qualità Passato professionista nel 2006 nella Fassa Bortolo ha ottenuto la sua prima grande vittoria due anni dopo con il successo del Giro del Trentino quando indossava la maglia della CannondaleNibali, che andava molto veloce in discesa ma anche in salita era a suo agio per riuscire a vincere un grande giro doveva migliorare a cronometro. Il talento italiano negli anni successivi si è dedicato molto a migliorare nelle prove contro il tempo ed i risultati si sono visti nel 2010 quando ha trionfato per la prima volta in carriera ad un grande giro, vincendo la Vuelta a Espana. Nel 2011 ha fatto vedere i suoi miglioramenti a cronometro vincendo la prova contro il tempo del Giro d’Italia mentre l’anno dopo non è riuscito a mettere in mostra le sue potenzialità.

L’Astana Pro Team, però, ha creduto nelle sue potenzialità così nel 2013 Nibali passa alla squadra kazaka. Il siciliano ripaga la fiducia vincendo e dominando il Giro d’Italia. Al termine della corsa rosa ha promesso di voler portare a casa il Tour de France ben presto. “Lo squalo dello Stretto” mantiene ben presto la sua promessa vincendo ad occhi chiusi l’anno successivo la “Grande Boucle” con la maglia di campione italiano conquistata pochi giorni prima dell’inizio delle corse in Francia. E’ entrato nella storia italiana ma ora Nibali non si vuole fermare e cercherà di fare la storia del ciclismo mondiale. Il suo obiettivo principale ora è la maglia di campione del mondo ma nel 2016 ci sono le Olimpiadi in Brasile. Ora Nibali è pronto, la storia lo aspetta.

Francesco Spagnolo

Redazione Sportiva