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Roma. Castan: “Vorrei fare la storia di questa squadra. Il mio modello? Juan”

Il difensore giallorosso ha parlato in videochat con i tifosi: “Sarà molto difficile partecipare a Brasile 2014″…

(Getty Images)

NOTIZIE AS ROMA – Leandro Castan è stato protagonista oggi della videochat con i tifosi riservata agli  utenti di AS Roma Membership. Ecco le sue parole:

IMPATTO CON LA CITTÀ – “Roma è una città da conoscere, tutti ne parlano: è la più bella del mondo. È incredibile e la porto con me. Qua sto bene e questa cosa è importantissima: anche la mia famiglia sta bene qui e sono felice”.

OBIETTIVI – “Vorrei fare la storia di questa squadra, come tanti brasiliani hanno fatto qui. Quest’anno vogliamo arrivare in zona Champions e siamo sulla strada giusta. Il mio modello? Aldair non l’ho visto molto, perché ero troppo giovane quando giocava. Quello che ho vissuto di più e che ho incontrato anche in nazionale, dove l’ho osservato molto, è Juan. Uno dei difensori più forti mai visti”.

RITUALI PRE PARTITA – “Non ne ho uno in particolare. Prima di ogni match prego Dio per vincere e non avere infortuni. Faccio il massimo e do il meglio per la mia squadra”.

MONDIALE – “Sarà molto difficile partecipare a Brasile 2014, ma se ci sono 6-7 difensori in lista potrò esserci. Vediamo cosa succede. Io sto tranquillo: ho voglia di stare qui e di vincere con la Roma. Sto bene e sono felice”.

AVVERSARIO – “Mi ha impressionato molto Pirlo quando ho giocato contro di lui.”.

BENATIA – “Mehdi è fortissimo. Come uomo è una persona grandissima, ci parliamo sempre e stiamo facendo bene come coppia. Spero di lavorare sempre bene con lui per far stare tranquilla la nostra squadra”.

DIFESA – “Il mister ci ha parlato tanto e ci ha trasmesso la mentalità che tutta la squadra deve difendere. Non è solo merito nostro se dietro stiamo facendo bene, ma è di tutti: i nostri compagni ci aiutano molto. Siamo i meno battuti di Europa? È importante per me, ora è tornata la normalità”.

SPOGLIATOIO – “Siamo cresciuti di mentalità, siamo tranquilli con un ambiente buono si lavora bene. Arrivo sempre presto e sono l’ultimo a uscire, mi piace stare qui a Trigoria perché questa è come come una famiglia, sto più con loro che con mia moglie e i miei figli”.

FUTURO –  “Questi tre pareggi ci faranno capire dove abbiamo sbagliato. Penso che siamo sulla strada giusta e capiremo dove non siamo andati bene. Siamo al secondo posto ed è una cosa buona. C’è sempre da migliorare e sono sicuro che possiamo farlo ancora per arrivare più in alto possibile. Quanto vale la difesa? È una cosa importante, per lasciare i nostri attaccanti tranquilli: se sanno che siamo forti dietro lavorano meglio. Ma, come ho già detto, è tutto frutto del lavoro di squadra: come gli attaccanti e i centrocampisti aiutano noi, noi aiutiamo loro a segnare. L’importante è non prendere gol per stare sempre più vicini alla vittoria. Quando c’è questa mentalità siamo fortissimi.

DOMANDA DEL TIFOSO

Emozioni dopo la vittoria della Libertadores?
È stata una cosa incredibile. Grande emozione, perché è una cosa incredibile. Il Corinthians, una delle squadre più forti in Brasile, non l’aveva mai vinta e per questo so che i miei ex tifosi non mi dimenticheranno mai.

Meglio vincere la Coppa Mondo con il Brasile o la Champions con la Roma?
Per me la Champions sarà più importante, perché io sono qui a Roma e sono tranquillissimo. Posso dirvi sicuramente che se dovessi vincere la Champions, sarebbe la cosa più bella della mia carriera.

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Redazione Sportiva