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Sampdoria. Mihajlovic cita Kennedy e rassicura i tifosi: “Ci salveremo”

Il tecnico serbo ha parlato poco fa in conferenza stampa…

(Getty Images)

NOTIZIE SAMPDORIA – Il neo tecnico della SampdoriaSinisa Mihajlovic, ha parlato poco fa in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei cronisti presenti. Prima di far parlare il successore di Delio Rossi, è intervenuto telefonicamente il presidente della Sampdoria, Edoardo Garrone, che ha presentato così il ritorno dell’ex difensore:

“Nell’aver riportato Sinisa Mihajlovic qui c’è anche l’orgoglio del sampdoriano, oltre all’emozione nel vederlo con noi come allenatore. Mi spiace non essere presente, ma gli impegni di lavoro non me lo consentono – ha aggiunto il numero 1 blucerchiato -. Rientrerò venerdì, sabato sarò a Bogliasco, ci siamo sentiti tante volte in questi giorni, domenica tornerò a Marassi per la gara contro la Lazio dopo un mio periodo di assenza, perchè credo che nei momenti di difficoltà compattezza e unità di intenti siano importanti. Ringrazio il presidente della federazione serba per non aver creato ostacoli tra la Sampdoria e Mihajlovic – ha proseguito Garrone -, al quale faccio il mio in bocca al lupo per il lavoro difficile che lo attende e per una sfida che ha voluto a tutti i costi affrontare. Sono convinto che lavorera’ con la forza e le capacità di leadership che hanno sempre contraddistinto la sua carriera”.

ECCO LE DICHIARAZIONI DI MIHAJLOVIC:

“E’ una grande gioia essere qui, sono tornato a casa, ho trovato un’aria familiare”. Queste le prime parole del tecnico serbo, per poi citare Kennedy alla vigilia del 50esimo della morte per spiegare le sue idee: Non chiedetevi cosa può fare il vostro Paese per voi, ma quello che voi potete fare voi per questo Paese, diceva Kennedy. Abbiamo una rosa di 30 giocatori e loro devono dare qualcosa. Io avevo giocatori che da mesi non prendevano stipendio. Qui c’è solo il presente, non si parlerà di contratti, di passato e futuro. Io ho avuto anche una proposta di due anni e mezzo per proseguire con la mia nazionale ma ho accettato la Sampdoria per 6 mesi, è un modo per ringraziare il club e per riconoscenza per i 4 anni passati qui. Noi raggiungeremo la salvezza, dobbiamo giocare bene e dobbiamo avere grinta, determinazione, orgoglio. Qui hanno giocato Suarez, Brighenti, Lippi, Vialli, Mancini, Bordon, Zenga, Pagliuca, Vierchowood, Mannini, Pellegrini, Carboni, Brady, Francis, Souness, Cerezo, Platt, Seedorf, Boghossian, Lombardo, Dossena, Salsano, Chiesa, Montella, Cassano, Pazzini. In panchina ci sono stati miti come Bernardini e Boskov, tecnici innovatori come Eriksson e ultimi 30 anni due grandi famiglie al timone come Mantovani e Garrone. Si puo’ partire male e finire bene, noi artefici del nostro destino. Quanto ha pesato l’aiuto di Mancini? Ci siamo confrontati e lui non ha avuto dubbi nel dirmi ‘Vai'”.

Redazione Sportiva