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Ciclismo. Tonina Pantani: “Marco fu ucciso, riaprite l’inchiesta”

La madre del campione aggiunge: “Ho tanti dubbi sulla morte di Marco e voglio delle risposte”

(getty images)

 

CICLISMO PANTANI – Intervenendo a “Mattino cinque”, Tonina Pantani, madre del vincitore di Giro d’Italia e Tour de France nel 1998, trovato morto nel residence ‘Le Rosè, a Rimini, la sera del 14 febbraio 2004, continua a chiedere giustizia: «Sulla morte di Marco ho ancora tanti dubbi, che vorrei fossero chiariti. Ho letto i faldoni del Tribunale e ci sono scritte cose non vere. Marco non era solo, nel residence di Rimini dove è stato trovato morto: con lui potevano esserci più persone. Ha chiamato i carabinieri, parlando di persone che gli davano fastidio e, dopo un’ora, è stato trovato morto».

«Nella sua stanza sono stati trovati alcuni giubbotti che aveva lasciato a Milano, dal momento che, quando era arrivato in quell’albergo, non aveva bagaglio. Io chiedo la riapertura del processo, perchè voglio spiegazioni, ricevere risposte. Voglio sapere com’è morto. Il dubbio più grande è che possano averlo ucciso. Secondo me, Marco aveva pestato i piedi a qualcuno, perchè lui quello che pensava diceva: parlava di doping, diceva che il doping esiste».

L’avvocato Antonio De Rensis, legale della famiglia Pantani, ha aggiunto: «Noi partiamo da una rilettura dei fatti, pensando che, alla fine, andremo nella stessa direzione delle indagini, senza tesi precostituite. Se ci saranno zone d’ombra andremo avanti senza guardare in faccia nessuno».

Redazione Sportiva