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Inter. Mazzarri: “Domani dovremo tenere alta la concentrazione”

Le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia del Derby d’Italia contro la Juventus…

(getty images)

NOTIZIE INTER – Ecco le parole di Walter Mazzarri, tecnico dell’Inter nella conferenza stampa di vigilia del match contro la Juvntuss, riprese dal sito fcinternews.it:

Capita che per preparare Inter-Juve ci sia un solo allenamento col gruppo al completo.
“Mi venisse da dire qualsiasi cosa sembrerebbe un alibi, quindi non commento. Nei limiti del possibile cercherò di dare gli input ai miei giocatori per fare una bella gara”.

Che significato ha Inter-Juve? E che messaggio hai dato ai giocatori?
“Ieri sono rientrati gli ultimi giocatori dalle Nazionali e quindi non ho potuto fare un discorso come si deve a tutti, mi sono raccomandato che fossero lucidi per oggi e recettivi per quello che dirò. Poi cercheremo di guardare le prestazioni e correggere. Quello che ho fatto con quelli più lucidi è stato correggere gli errori di Catania, dove sono stati loro ad avere la prima occasione. Bisogna essere attenti dal primo minuto. Questo dà l’idea di quello che dirò ai ragazzi oggi, ovvero di guardare noi stessi. Se noi stiamo attenti in fase passiva e riusciamo a sviluppare in fase attiva, possiamo dare fastidio”.

I tre punti valgono più per l’Inter?
“Qui si guarda solo il risultato, ma questa squadra deve pensare prima a fare una prestazione di livello. A volte gli episodi fanno la differenza, se fai un tiro e un gol e poi difendi vinci una partita ma alla lunga fai pochi risultati. Mi è stata data una squadra da far crescere”.

Sulle parole di De Laurentiis:
“Non mi interessa quello che dicono gli altri su di me, a me interessa quello che dice chi lavora con me. Questo è il mio parere”.

Spera di rivedere l’Inter contro la Juve di questa estate?
“Io spero di rivedere l’Inter che ha già fatto vedere qualcosa, togliendo gli errori con Genoa e Catania. Sono stato contento di quello che ha fatto la squadra sin qui, al di là dell’amichevole. Domani sono curioso di vedere questi ragazzi e capire se sono migliorati rispetto alla gara di Catania dove hanno fatto delle imprecisioni sui meccanismi. Poi dobbiamo tenere conto dell’avversario e della sua forza”.

Un pareggio può essere un obiettivo?
“Per me quando si va in campo si deve sempre cercare il massimo, senza pensare al risultato. E con la Juve cercheremo di fare il meglio di noi stessi. Nei 95 minuti voglio vedere questo atteggiamento, poi tiriamo le somme. E’ sempre stato il mio credo. La Juventus ha vinto lo scudetto con la miglior difesa, il Napoli secondo aveva il miglior attacco ma non la miglior difesa. La fase passiva è importante, tutta la squadra deve essere compatta, le mie squadre non possono prescindere dal mettere in difficoltà gli avversari. Se no con la Juve si va in difficoltà; però dobbiamo pensare anche a far loro del male”.

C’è qualcosa che chiederà sul piano comportamentale?
“Posso essere d’accordo sul fatto che una vittoria per noi sarebbe più importante perché siamo in crescita e dobbiamo acquisire autostima; la Juve ha acquisito autorevolezza ed esperienza, noi in questo senso possiamo beneficiare del successo per aumentare l’autostima”.

A quando risale la diatriba con Conte? E in futuro si potrà riappianare?
“Se c’è stato qualcosa che lo ha offeso chiedete a lui, io penso di non aver mai detto nulla che lo infastidisse. Le parole sul cambio di modulo contro il Napoli erano un complimento, ma se si è voluta capire male non dipende da me”.

Alvarez può essere la chiave del match?
“Sono restio a dire che un singolo può cambiare la partita. In questo calcio, le squadre che son diventate squadre hanno ottenuto risultati, coi solisti si fa fatica. Spero che il giro per il mondo non gli faccia perdere la lucidità”.

Vincendo potrebbe diventare un idolo per i tifosi. Questa cosa potrebbe diventare un freno a mano perché porta voglia di strafare?
“Può darsi, a voler fare troppo bene si può restare bloccati. Ho questo gruppo da poco, domani avremo la prima grande partita ed esorterei tutti ad andare coi piedi di piombo. Se dovesse andar bene a noi bisogna pensare che tre rondini non fanno primavera. Poi ci sono partite che si sentono più di altre, ma anche l’anno scorso si è vinto con la Juve e il campionato è finito in un certo modo. Io vorrei una crescita costante, anzi andare meglio nel girone di ritorno, se si perde con altre squadre che si è fatto? Poi il tifoso vuole sicurezza e noi dobbiamo crearla”.

Quanti scudetti ha la Juve?
“Lasciamo perdere, gli allenatori devono entrarci il meno possibile in queste cose. Nel calcio ci vuole civiltà e noi dobbiamo tenere gli animi nel modo giusto”.

Redazione Sportiva