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Roma. Balzaretti: “Dimenticare la passata stagione. Maicon? Nell’Inter ha fatto la differenza”

Le parole del terzino giallorosso, dal ritiro di Riscone di Brunico…

NOTIZIE ROMA – Altra conferenza stampa in casa Roma. Questa è la volta di Federico Balzaretti, terzino sinistro del club giallorosso, che si appresta a disputare la sua seconda stagione con il club capitolino. Ecco le sue parole:

Si riparte, come? La stagione passata, lo ha detto anche Totti, non è stata esaltante anche per te, c’è voglia di riscatto?
C’è tantissima voglia di riscatto, la stagione passata dal punto di vista personale è stata bruttissima. Sono stato male e sto ancora tanto male: quando si delude la società ed i compagni è brutto. La finale pesa ancora dentro di me, dentro di tutti e non sarà facilemnte cancellabile. Io ho sofferto tantissimo e parlarne non mi fa stare bene. E’ stato un anno deludente e sono consapevole. Cerco di ripartire trovando la fiducia in me stesso, cercando di esprimere quello che non sono riuscito ad esprimere qua. Bisogna riprendersi piano da un anno negativo per tutti.

Tu sei arrivato l’anno scorso, ma gli americani sono arrivati due anni fa. Prima c’è stato l’esperimento di Luis Enrique, poi Zeman che era tutto il contrario e poi Andreazzoli che era a metà. Voi di cosa avete bisogno?
In ogni squadra è necessario tracciare una rotta e seguirla, queste cose abbiamo cercato di farle l’anno scorso. Il lavoro quotidiano è stato importante ma quello che conta è la partita della domenica. Noi credevamo nel progetto di Zeman e poi abbiamo seguito Aurelio (Andreazzoli, ndr) ma in campo non sempre abbiamo potuto fare quello che provava. Le responsabilità sono ovviamente le nostre. Quello che si fa in settimana è importante ma la domenica lo è di più. Il nostro limite è stato non portare in campo quello che facevamo in settimana. Si diceva che non lavoravamo bene ma io ho visto una squadra lavorare bene tutto l’anno con nessuno tirarsi fuori. Il problema è stato non portare in campo quello che facevamo in settimana.

E’ appena arrivato Maicon. Qual’è il tuo giudizio su di lui e su De Sanctis?
Maicon è un campione che ha fatto la differenza all’Inter. E’ un grandissimo rinforzo, un giocatore di primo livello, solo l’anno scorso ha fatto un po’ male ma è un grande. Ci darà una grande mano. Morgan (De Sanctis, ndr) è un portiere che parla molto, ci aiuterà moltissimo, è stato protagonista a Napoli e ci aiuterà molto.

Si parla stagione da riscattare. Questa Roma per riscattarsi deve puntare all’Europa o deve fare ancora di più?
L’anno scorso quando sono arrivato si parlava di scudetto e poi abbiamo visto le delusioni che abbiamo dato alla gente. Dobbiamo trovare fiducia in noi stessi, sulla carta è una squadra che può lottare per la Champions ma fare proclami adesso no. Di parole ne abbiamo dette tante, di fatti pochi è meglio fare il contrario.

Sei stato in piazze calde come Palermo, Torino e Firenze. Le contestazioni sono uno stimolo a fare meglio o sono un freno?
Sicuramente dispiacciono, ma ci stanno. Prima di arrivare qua lo sapevamo. Ne abbiamo prese e ne prenderemo, è una cosa che fa parte dell’Italia. Gli applausi vanno meritati e sta a noi riscattarci essendo uniti. Perchè i tifosi non tifano per noi ma per la maglia, e sono certo che alla prima di campionato tiferanno per la Roma e ci staranno vicini.

La Roma in questa sessione di mercato sembra stia lavorando per un instant team. Secondo te ci sarà più esperienza rispetto all’anno scorso? Aiuterà per l’Europa questo?
Può essere che sia mancata l’esperienza ma non possiamo saperlo, non è matematica. Abbiamo preso giocatori internazionali che ci daranno una grossa mano e aiuteranno anche i più giovani. Può essere una componente…

La Roma scommette sulla voglia di Maicon di andare al mondiale. La stessa voglia può animare anche Balzaretti?
Sicuramente il sogno di ciascuno di noi è andare in nazionale: ci sono stato per due anni e poi negli ultimi sei mesi non più. Il mondiale è un obiettivo, ma prima punto a fare piccoli passi per riprendermi.

Le tue prime impressioni su Garcia e quali sono le tue condizioni?
Ho lavorato e i dolori sono di meno. Allenarmi con continuità aiuta ad avere una buona condizione fisica e a trovare il ritmo. Come detto il lavoro non è mai mancato. Io amo il mio lavoro, lo farei h 24. Garcia sta lavorando bene e mi sembra molto preciso ed ha delle idee ben chiare. Speriamo possa lavorare con continuità.

A sinistra c’è anche un Dodo’ pronto sotto il punto di vista atletico. Fossi Sabatini staresti apposto a sinistra? Garcia ti ha chiesto movimenti nuovi?
I movimenti sono sempre gli stessi, è il farlo con i tempi giusti, è il giocatore che deve saper gestire la giocata: l’allenatore ti può dare indicazioni, ma è il giocatore che deve trovare i tempi, è calcio non Subbuteo e serve anche istinto. Per Dodò spero che anche lui si possa allenare con continuità perche come ho detto l’anno scorso anche lui è un giocatore fortissimo che se trova continuità può fare la differenza.

 

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Redazione Sportiva