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PALLOTTA: “Bisogna fare molto sugli stadi”. LOTITO: “Il modello JUVE? Solo una goccia”

WORKSHOP “IL CALCIO CHE VOGLIAMO” – Oggi, a partire dalle ore 10.00, in Sala Buzzati a Milano, si terrà il workshop “Il calcio che vogliAMO“, con la partecipazione di Giovanni Malagò, presidente Coni, Marco Patuano, amministratore delegato Telecom, Pietro Scott Jovane, amministratore delegato Rcs, Giacomo Catano, responsabile della divisione Gazzetta. Ai lavori prenderanno parte i massimi rappresentanti del calcio italiano: Giancarlo Abete, Maurizio Beretta, il dg della Lega serie A Marco Brunelli, Andrea Agnelli, Adriano Galliani, Massimo Moratti, James Pallotta, Gianpaolo Pozzo. Il tema, tra sostenibilità economica, stadi e fair play, è il calcio italiano, con le soluzioni che la Gazzetta dello Sport e Tim propongono.

DI SEGUITO GLI INTERVENTI DEI PRINCIPALI PROTAGONISTI DEL WORKSHOP

MALAGO’ (Presidente del Coni):
”Non ci sono alibi, dobbiamo riformare o falliamo come classe dirigente. So che il divario fra il calcio e gli altri sport e’ enorme, ma non si puo’ negare che il calcio ha perso qualche punto negli ultimi anni: non si puo’ vivere di rendita per tutta la vita”.

BERETTA (Presidente Lega Serie A):
“Sia per quanto riguarda gli stadi che il merchandising, bisogna creare le condizioni affinché si possa migliorare. Sugli stadi bisogna fare in modo che anche le società senza grandi fatturati possano avere impianti di proprietà, sul merchandising bisogna fare qualcosa un merito alla lotta alla contraffazione”.

ABETE (Presidente FIGC):
“Tutti noi dirigenti dobbiamo fare qualcosa per migliorare. Ma non possiamo essere solo critici. Siamo il quarto movimento nel mondo, non è così per tutti i settori. Diamo un miliardo al Fisco e il Coni ci dà 62 milioni. Sugli stadi decide il Parlamento, sulla riforma dei campionati decide la Lega, poi tutte le responsabilità vengono imputate alla Figc. Ma dobbiamo migliorare come educazione, rispetto e valori”.

AGNELLI (Presidente FC JUVENTUS):
“Il campionato italiano non è una destinazione finale, lo dimostra il Milan che lo scorso anno ha dovuto cedere due tra i suoi giocatori più forti per ragioni di ingaggio. Ce ne dobbiamo fare una ragione. Quando Abete dice che siamo al quarto posto dice il vero. Ma anni fa eravamo al primo. La Fiorentina ha fatto un grande campionato eppure non va in Champions perché l’Italia ha perso un posto. L’Italia è il paese dei comuni che vanno tutelati, ma queste esigenze vanno in contrasto con quelle delle grandi realtà. Le squadre B per noi sarebbero una grande opportunità per crescere”.

PALLOTTA (Presidente AS ROMA):
“Da esterno voglio dare il mio punto di vista sul calcio italiano. Sugli stadi bisogna fare molto. Negli ultimi 15 mesi ci abbiamo lavorato: sarà un impianto che avrà 55-60mila posti, dove non si andrà solo il sabato e la domenica, con una parte da 15mila posti operativa anche durante il resto della settimana. Grazie al consulto con esperti a livello internazionali, nel nuovo stadio i controlli di sicurezza avverranno soprattutto fuori, cosi’ che possa essere ripulito e accogliente per le famiglie. Avremo tecnologie come il riconoscimento facciale, che permetterà di riconoscere i personaggi cattivi e di non farli entrare. Quando abbiamo progettato il nostro stadio, ci siamo accertati che i controlli della sicurezza avvengano all’esterno. Ci sara’ un negozio Nike e anche il campo da allenamento della prima squadra e delle giovanili, cosi’ da poter consentire ai tifosi di assistere agli allenamenti. Ora a Trigoria ci sono sempre centinaia di persone assiepate fuori dai cancelli solo per vedere se esce un giocatore e aspettare un suo cenno di saluto. Le squadre italiane di calcio per aumentare i loro ricavi dovrebbero puntare sugli stadi di proprietà, l’opportunita’ degli stadi di proprieta’ sul lato dei ricavi e’ molto rilevante. Inoltre ci sono grandissime opportunità, a causa del successo del calcio italiano a livello internazionale. I team dovrebbero lavorare sul fronte dei diritti tv, che producono ricavi molto buoni, ma non al livello di altri Paesi. Ci si puo’ lavorare sopra, puntando a livelli piu’ auspicabili. L’Italia tornera a essere al numero uno a livello mondiale. Quelli degli hooligans e del razzismo sembrano episodi isolati, che vanno fermati con sanzioni individuali. E’ orribile che il campionato o la Roma si facciano una brutta reputazione perche’ ci sono alcuni individui che si comportano cosi”.

LOTITO (Presidente SS LAZIO):
“Nove anni fa, appena entrato, proposi due soluzioni all’indebitamento. Una è il contenimento dei costi attraverso un salary cap, l’altra è l’incremento dei ricavi attraverso stadi polifunzionali. Il modello Juve? Non esattamente: ha triplicato i ricavi da stadio, ma è solo una goccia.
Pallotta? Ci siamo salutati, fuori dal campo ci abbracciamo, ma siamo avversari sul campo. Vediamo chi sarà il migliore, bisogna accettare anche la sconfitta nel calcio. Abbiamo perso punti nel girone di ritorno in campionato e la finale di Coppa Italia potrebbe vanificare il nostro lavoro o rendere positiva la stagione. L’ordine pubblico? I tifosi sostengano le loro squadre con trasporto ma nel rispetto delle regole”.

Redazione Sportiva