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NAPOLI-JUVE. Mazzarri-Conte, notte di tensioni e sospetti

LA GAZZETTA DELLO SPORT – «L’arbitro? Certe polemiche sono fuori luogo. Orsato ha la nostra fiducia, non voglio parlare di designazioni»

(getty images)

 

RASSEGNA STAMPA -Il tecnico del Napoli Walter Mazzarri chiede cattiveria al suo Napoli. Una sfida che può valere una stagione. Ecco le sue parole, nella conferenza stampa di ieri, riprese dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:

È soddisfatto della designazione arbitrale? «Graditissima, sicuro. Orsato è un grande direttore di gara, anche se per me gli arbitri sono tutti uguali».
Come arriva il Napoli a questo scontro diretto? «Appena è finita la partita di Udine ho detto ai ragazzi: “Prepariamo benissimo la sfida con la Juve, ma dopo ci saranno altre undici finali. Dovesse andar bene li massacrerò pensando al Chievo, perché non dobbiamo più sbagliare nulla. Non è una partita scudetto ed io temo tutte quelle che ci sono dietro».

La ritiene la partita più importante della carriera? «No, non lo è, ho vinto una finale di Coppa Italia proprio contro di loro e ce lo siamo scordati. Non abbiamo avuto tanto tempo per preparare la partita ma cercheremo di fare il nostro gioco. Nelle ultime tre gare solo con la Lazio abbiamo fatto maluccio. Con la Samp la prestazione mi è piaciuta e con l’Udinese ancor di più».

Cavani non segna da quattro partite. «Ero convinto che facesse gol, a Udine. L’ho visto di nuovo in buone condizioni. Gli ho detto di non pensare a segnare, prima o poi si sbloccherà».

La grande notte del San Paolo è arrivata e Antonio Conte non vede l’ora che l’arbitro fischi l’inizio:

Conte, partiamo proprio dall’arbitro: è soddisfatto della designazione di Orsato? «Ho la massima fiducia in Orsato, ma preferirei non parlare delle designazioni. Mi dispiace che si trovino sempre occasioni per fare delle polemiche e che ci sia stato un ostracismo nei confronti di Rizzoli. Gli arbitri a volte sbagliano, come tutti. Succede che ci arrabbiamo, però questo non significa che non si abbia rispetto per loro. Non mi piace questo clima che sembra alludere a qualcosa di losco e misterioso. I protagonisti sono i calciatori e alla fine devono vincere i migliori. Noi andremo in campo molto sereni».

Arrivate al San Paolo al 100%? «Quest’anno la Champions ha cambiato i nostri percorsi e ne siamo molto felici: se in passato potevamo permetterci di preparare le singole partite, adesso ci siamo abituati a preparare una serie di incontri. In questo caso i nostri impegni sono stati cadenzati nel modo giusto: a volte un giorno in più tra una gara e l’altra ti cambia la vita non solo per il fisico ma anche per la testa. Comunque io cerco sempre di presentare la squadra al 100%».

Quella di Napoli è la partita più importante dell’anno? «E’ una partita come le altre che giochiamo contro le prime sei, sette della classifica. E al San Paolo non finirà il campionato sia in caso di vittoria, sia in caso di pareggio, sia in caso di… quella cosa che non nomino mai».

Gioca Chiellini? «Giorgio sta bene, ha recuperato, parlerò con lui. L’importante è che sia fuori dall’incubo dell’infortunio. E ne approfitto per fare i migliori auguri a Simone Pepe, che è stato operato».

Nell’ultimo anno e mezzo la Juve si è mostrata superiore al Napoli? «All’inizio dello scorso campionato noi venivamo da due settimi posti e il Napoli si preparava a giocare la Champions: le prospettive erano diverse. Quest’anno i favoriti eravamo noi, ma il Napoli è stato rinforzato: è uscito prematuramente dalle coppe, ma può vincere il campionato. L’unico giudice che può dare sentenze è il campo».

Redazione Sportiva