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SERIE A. All’UDINESE basta poco. Muriel firma il k.o. al SIENA

LA GAZZETTA DELLO SPORT – I toscani sprecano, i friulani avanzano con una delle peggiori partite in casa…

RASSEGNA STAMPA – (M. Cugini) – Il quarto gol di Muriel nelle ultime 5 partite e poco altro. L’Udinese dimentica in fretta la figuraccia di Torino con la Juve e torna a correre battendo il Siena. Ma quella contro i toscani è stata la peggior Udinese vista nelle gare interne quest’anno. Poca corsa, poca intensità e forse la consapevolezza che l’avversario fosse domabile. Invece il Siena si è battuto, ha giocato persino meglio, ma le sue chance di salvezza diminuiscono ogni giorno di più soprattutto per l’inconsistenza della prima linea. Certo che in queste condizioni privarsi di uno come Calaiò, ceduto al Napoli, è sembrata una resa anticipata, anche se in campo il Siena dimostra di aver voglia di combattere eccome. L’Udinese parte col freno a mano tirato, baricentro basso e possesso palla quasi sempre del Siena, che domina a centrocampo con Della Rocca e cerca spazio a sinistra con Robin. Fino al limite dell’area è tutto facile, poi arrivano i problemi perché la difesa dell’Udinese non concede un millimetro a Bogdani e Reginaldo. Rosina ci prova partendo da lontano, ma quando è il momento di buttarla dentro si fa respingere da Padelli la più facile delle palle-gol su assist di Bogdani, liberato da una bella discesa di Rubin a sinistra (27′). L’Udinese sta lì e aspetta l’errore dell’avversario che arriva puntuale. Della Rocca perde palla sul pressing di Allan, che poi rifinisce per Muriel e il colombiano firma il gol decisivo. Il secondo tempo inizia come era finito, cioè con un incredibile errore di Rosina, che a due metri da Padelli manca il controllo sul cross di Reginaldo. E la sensazione che le difficoltà in zona-gol del Siena siano irrisolvibili (o quasi). Il povero Iachini le prova tutte: dentro Emeghara (all’esordio), Sestu e Paolucci. Ma pur cambiando tutta la prima linea il Siena non riesce mai a impensierire Padelli. L’Udinese alza il muro: dentro Pereyra e fuori Muriel per aiutare a centrocampo, palloni sparati lontano con l’unico intento di arrivare alla fine della partita con i tre punti in tasca. E alla fine l’obiettivo viene centrato.

Redazione Sportiva