COPPA+ITALIA.+DESTRO+della+ROMA.+Resistenza+dell%26%238217%3BINTER.+I+conti+restano+aperti
portnewseu
/2013/01/24/coppa-italia-destro-della-roma-resistenza-dellinter-i-conti-restano-aperti/amp/

COPPA ITALIA. DESTRO della ROMA. Resistenza dell’INTER. I conti restano aperti

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Gran primo tempo della squadra di Zeman che va sul 2-0 ma subisce il 2-1. I nerazzurri rischiano ma nella ripresa avrebbero meritato il pareggio…

RASSEGNA STAMPA – (L. Garlando) – Il pari della Lazio a Torino deve aver inquietato la Roma. Mica possiamo lasciarle giocare la finale di Coppa Italia qui dentro da sola. Da qui il gran primo tempo dei giallorossi che hanno segnato due volte (Florenzi, Destro) e rischiato di dilagare. L’Inter ha rattoppato prima del tè (Palacio) e ha preso per il collo la partita nella ripresa davanti a una Roma lunga e stanca. Alla fine la Strama-band avrebbe meritato il pari, ma le resta un ritorno apertissimo. Spiacevole imprevisto però: Guarin squalificatoRoma bella e rimontata. La solita sensazione di un bel lavoro lasciato a metà, di un evento incompiuto, come d’altra parte lo è tutta la carriera di Zeman. Bravi i giovani azzurri Florenzi e Destro. Delude ancora Lamela. Rispetto a domenica, Stramaccioni rinuncia a una punta (Livaja) e cambia sistema: 3-4-2-1. Il messaggio di coraggio serviva nel duello secco di campionato, qui si ragiona sui 180′. Piris manda in gol prima Florenzi (13′), poi Destro (33′). Nel mezzo c’è un salvataggio di Ranocchia sulla linea (Lamela) e un pasticcio quasi suicida di Handanovic su cross di Destro. Dopo 20 minuti Strama spalma il 4-4-2 per tappare meglio le bande laterali. Costruire un’azione logica è una faticaccia. Lo schema 1, 2, 3… è affidarsi al genio selvaggio di Guarin che scheggia il palo e impone una prodezza a Stekelenburg. Ma il colombiano, spostato nei pressi di Palacio dal riassetto tattico, ne risente, perché si trova spesso a ricevere spalle alla porta, con meno campo per scatenare la sua progressione bestiale. Il gol allo scadere che sgorga da fermo, firmato dal micidiale Palacio (44′), è una mazzata per la Roma che ha condotto il gioco, senza strafare, ma ripetendo le tabelline di Zeman: pressione, palla larga o palla verticale. Il gol incrina le certezze dei giallorossi che nella ripresa si allungano e cedono palla più spesso al nemico. Al secondo pericolo, il pari aleggia con legittimità. Ma finisce 2-1. Roma soddisfatta, Inter convinta di poter ribaltare tutto a San Siro.

Redazione Sportiva