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CALCIO. GATTUSO: “Il MILAN è casa mia, mi manca. BALOTELLI? Può solo migliorare al MILAN”

L’ex centrocampista rossonero, ospite alla trasmissione “Undici”, ha parlato della sua carriera, del Milan e della Serie A…

(getty images)

NOTIZIE MILAN – Gennaro Gattuso, attualmente al Sion, torna a parlare di Milan e di Serie A, nella trasmissione “Undici“, su Mediaset. Toccati anche molti altri argomenti:

Sul Sion e la scelta di giocare in Svizzera: “Deve giocare l’Europa il prossimo anno. E’ una squadra giovane e stiamo facendo buone cose. C’è tanto da lavorare, siamo un piccolo club ma il presidente è ambizioso

Sono un perfezionista? “Col tempo, avendo meno doti degli altri, lo sono diventato. ho sempre lavorato su di me e sulle mie doti principali: agonismo e cattiveria. Tutt’ora ci lavoro. Quando non lavoro con continuità peggioro anche a 35 anni“.

Sulla carriera: “Per me era già un sogno giocare un Mondiale e ho sempre sognato di vincerlo. Per tredici anni ho giocato da capo ultrà, mi è stata data la possibilità di indossare la fascia di capitano e la maglia che ho sempre amato. Quando sono arrivate le vittorie non me le sono mai godute e ho sempre pensato a quello che sarebbe dovuto arrivare dopo“.

Su Allegri e il cambio di opinione: “Ad inizio stagione, da tifosi, avevo paura. Poi la squadra si è ripresa e il gioco fatto vedere in campo prima di Roma mi ha fatto cambiare idea. Anche il modo in cui si è posto con la stampa. Non ho mai litigato con lui, lui riteneva che potessi dargli una mano come dirigente, un uomo della società, ma io avevo voglia di giocare. Non c’è mai stato nessun problema con lui. Il Milan? E’ casa mia, mi manca, per 13 anni ho fatto un altro sport, perchè a Milanello ho avuto tutto. L’obiettivo è quello di tornare un giorno e fare qualcosa “da grande“.

El Shaarawy e De Sciglio? “Secondo voi perché gli rompevo le scatole? Se non era una capra, non ci perdevo tempo (ride). Faccio i complimenti al padre che lo segue e lo bacchetta quando è giusto. La cresta? Lui pensa di essere bello come me con il pizzetto (ride). De Sciglio sembra avere 40 anni, per lui giocare in Primavera o in Serie A è la stessa cosa. E’ molto serio

Su Zidane: “Non mi faceva dormire la notte,  ti faceva il gioco delle tre campanelle (ride)

Manca esperienza al Milan? “Le società fanno bene ad investire sui giovani, ma solo con loro non vinci, perchè l’esperienza ci vuole ed è troppo importante. Sicuramente con Ibra e Thiago la rosa sarebbe stato molto competitiva, ma sappiamo perchè sono stati venduti. Se ci fossimo stati noi anziani e le cose fossero andate male, la colpa sarebbe stata la nostra. E’ giusto dare spazio ai giovani“.

Sulla Serie A: “L’anno scorso penso che lo scudetto l’abbia perso il Milan, probabilmente eravamo la squadra più forte. Quest’anno la squadra più forte è la Juventus, poi c’è la rivelazione Lazio. Il Napoli non è una rivelazione, ormai entra di diritto nelle grandi squadre“.

Su Berlusconi e Galliani: “Ho una grande stima del mio presidente, mi ha fatto diventare ricco e mi ha sempre motivato al punto giusto. Mi faceva sentire bello carico. Galliani? In 13 anni ho avuto un grandissimo rapporto con Galliani, il giorno che ho lasciato il Milan è stato un dispiacere salutare lui. Lui è stato carota e bastone“.

Materazzi? “Un rivale ma grandissimo amico. Quando ero a Perugia e non c’avevo una lira lui mi sganciava qualche 100.000 lire. Un grande avversario, amico e compagno“.

Sui Rangers:E’ stato mio padre a portarmi lì. E’ stata una bella esperienza

Sulla finale Champions League Milan-Juve: “E’ stata la prima gioia, il primo sogno avverato, una delle serate più belle della mia carriera. in caso d’oltranza? Meglio sia finito cosi, che non ho tirato, potevo morirci sul dischetto…

Milan-Liverpool? “Incubo durato dal 2005 al 2007. ”

Sulla Nazionale: “Quando indossavo la maglia azzurra provavo qualcosa di incredibile, l’inno mi fa emozionare sempre”.

Il rapporto con Leonardo: “Grande giocatore, grande compagno di squadra, grave errore il mio quando l’ho insultato. Gli ho chiesto scusa successivamente il carattere mi ha giocato un brutto scherzo. Ho voluto fare la Confederation’s Cup, lui mi ha fatto vedere un dvd di come giocavo quell’anno e poi ho capito. Aveva ragione“.

Su Ancelotti: “E’ stato un grande amico, allenatore, maestro. Ogni volta che avevo problemi, mi aiutava sempre”.

Sul problema all’occhio: “Ho avuto paura del tumore, non ho avuto paura di morire, ma di non vedere piu i miei figli”.

Su Sneijder:Con una buonuscita secondo me va via“.

Donadoni?: “Sfortunato in nazionale, ha fatto un buon lavoro negli anni e lo sta dimostrando a Parma“.

Su Pirlo alla Juve: “A me non mi sorprende, il valore di Andrea non si discute, ha trovato una società che non gli dava i soldi che ha chiesto ed è andato via. In 25 anni il Milan ha fatto poche cose sbagliate e questa è una di quelle“.

Su Destro:Deve giocare di più, solo così può prendere fiducia in sé stesso…

Su Balotelli: “Bravo il procuratore a non rispondere a Berlusconi. Secondo me il Milan ci prova a prenderlo. E’ un grande giocatore e può solo migliorare a Milanello“.

Redazione Sportiva