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CANDREVA: “Fa un grande effetto essere secondi. Ricordi più belli? La rete col Napoli e quella nel derby”

(getty images)

CANDREVA A LAZIO STYLE RADIO – Intervistato sulle frequenze di Lazio Style Radio, Antonio Candreva ripercorre il suo primo anno in maglia biancoceleste, stilando un bilancio del 2012 sia a livello persobale che di squadra. Ecco le sue parole:

Sulla stagione in corso
“Abbiamo fatto un grande inizio di stagione, ma noi ci siamo preparati, con il mister, dal primo giorno di ritiro per fare questo. Seconda piazza? Fa un grande effetto essere secondi, è veramente una bella cosa. Prepariamo le partite per fare un gol più dell’avversario, ma anche per non prenderle. Stiamo facendo bene, anche in Coppa siamo arrivati primi nel girone, cosa difficile in Europa. In campionato abbiamo lasciato qualche punto per strada, tipo con il Genoa. Potevamo essere più vicini alla Juve, però stiamo facendo comunque bene. Vogliamo raggiungere il massimo, e a maggio vedremo dove saremo”.

Sulle sue condizioni
“Ho preso una botta prima della gara per la Samp, ma spero di rientrare con il Cagliari. Non voglio sprecare tempo, sto già recuperando, grazie a degli allenamenti specifici. Spero che il dolore passi il più in fretta possibile”.

Su i ricordi più belli di questo 2012
“La rete con il Napoli del 7 aprile, il giorno di Chinaglia. Venivo da un momento duro, pensavo di non riuscire ad affermarmi nella Lazio, questo è al primo posto. Al secondo c’è sicuramente il gol e la vittoria nell’ultimo derby, lo scorso anno non lo giocai. Invece questa volta l’ho giocato da protagonista, una cosa bellissima. Anche perché la gente me lo chiedeva da sempre”.

Sulla sua capacità di “far male” alle grandi
“Nelle partite chiave, scatta quella molla in più, ma bisogna essere pronti anche con le piccole. Ma comunque nelle partite di cartello, mi esalto di più, ma mi manca ancora la Juventus”.

Sull’esperienza alla Juventus
“Tutti dicono che non è stata una buona esperienza, ma non è cosi, ho giocato sia in campionato che in Europa, certo non è stato un buon campionato per la Juventus, ma personalmente è stata una buona esperienza, che mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore”.

Sulla Nazionale
“E’ sempre bello andare in nazionale, ma devo cercare di rimanere nel giro con continuità, non voglio farla scappare di nuovo. Il tridente azzurro? E’ differente dal nostro, lì ho giocato con due punte di ruolo, io dovevo correre di più rispetto a loro due. Comunque è stato un buon esordio con Prandelli, in una partita difficile come quella con la Francia”.

Sul suo ruolo disegnato da Petkovic
“Sono contento di aver trovato continuità in questo ruolo, così vengo giudicato solo per quello, mentre prima, da Jolly, non riuscivo a trovare continuità, e i giudizi non erano buoni. A centrocampo, quando abbiamo palla, dobbiamo muoverci molto, per non dare punti di riferimento agli avversari, mentre quando la palla ce l’hanno loro, dobbiamo cercare di tener maggiormente la posizione di partenza, per essere compatti e ordinati”.

Sugli obiettivi stagionali
In campionato tutte le partite sono importanti, a parte la Juventus che ha una fame particolare,  non ci sono squadre molto più forti di noi, ma se noi giochiamo come sappiamo, anche nel 2013 possiamo levarci grandi soddisfazioni. Cercando di fare le prestazioni che facciamo in casa, anche fuori. Sono piccole cose che ti fanno fare il salto di qualità. Il Borussia? La gara di Europa League ancora non l’abbiamo preparata, non li ho visti quest’anno giocare, manca un mese e mezzo verrà il momento per prepararla al meglio”.

Sulla “fame”
“Ma chi arriva ad alti livelli devi avere grande voglia di fare, l’importante è non perderla, anzi deve aumentare  perché ti fa avere grande continuità. Poi io sono rosicone, quando non gioco al meglio, mi arrabbio con me stesso, è il mio carattere che mi spinge a migliorarmi sempre. Negli anni mancavo di continuità, ma con la crescita uno riesce a maturare e a migliore questi aspetti”.

Redazione Sportiva