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BERLUSCONI: “Saremo costretti a cedere solo uno tra PATO e ROBINHO”

(Getty Images)

BERLUSCONI SU PATO E ROBINHO – “Su Pato e Robinho io spero che ne vada via uno solo”, queste le parole di Silvio BERLUSCONI a Radio Lombardia sul futuro dei due attaccanti rossoneri: “Mi spiace moltissimo soprattutto per Pato perchè fino a quando non ha cominciato questa serie incredibile di incidenti era il numero uno del Milan del futuro, un vero campione. Sul mercato ci furono delle offerte venute dai ricchi club, che ora sono solo quelli di arabi e di russi, che ci offrirono addirittura la cifra di 40 milioni di euro. Penso che saremo costretti a cederne soltanto uno dei due. Il Presidente ha parlato anche delle strategie future del MILAN: “Dobbiamo consacrarci a un’opera di rifondazione che io credo non potrà essere inferiore a tre anni, per arrivare ad avere una squadra di veri campioni e riprendere il nostro ciclo da protagonisti, con la possibilità di contare su una rosa di giocatori che possa durare nel tempo. Devo dire, rivolto ai miei colleghi rossoneri, che sono diversi milioni in Italia e non soltanto in Lombardia, che abbiamo goduto per 26-27 anni e che non si può godere all’infinito. Ora siamo stati abbandonati per sopraggiunti limiti di età da tanti campioni che ci hanno portato in cima al mondo, ad essere la squadra che ha vinto più trofei internazionali nella storia del calcio. E penso che ne vinceremo ancora perchè non ho in programma una immediata dipartita da questa valle di lacrime. Quindi noi manteniamo ferma la nostra missione di essere la squadra protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Dobbiamo però consacrarci a un’opera di rifondazione”. Infine una battute sulle mosse di MERCATO: Stiamo guardando a circa cento ragazzi intorno ai 18-20 anni, ne abbiamo individuati alcuni che speriamo di portare già al Milan. Intanto godiamoci quelli che abbiamo. El Shaarawy è strepitoso, De Sciglio, veramente bravo, De Jong, su cui abbiamo molte speranze. Ma a questi tre si aggiungeranno tutti quelli che riusciremo a scovare. Tutti i nostri osservatori oggi hanno lasciato l’attenzione ai cosiddetti top player e si sono dedicati ai top young”.

Redazione Sportiva