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SERIE A. STRAMA elettrico. INTER col tridentone ma senza Guarin

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Ricorso respinto per il colombiano, il tecnico con Cassano-Palacio-Milito e a muso duro: “Abbiamo voglia di chiudere tante bocche”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (A. Elefante) – Vincere o vincere. Anche senza Guarin. Per forza con il tridente Cassano-Palacio-Milito. E con i nervi un po’ tesi, che vedere Stramaccioni così ha fatto anche un po’ effetto. E’ una delle vigilie più complicate da quando Strama è allenatore dell‘Inter, ovvero da un altro Inter-Genoa. “Tutto un altro Inter-Genoa — precisa il tecnicoche se ci ripenso mi sembra di parlare di 4-5 anni fa, altro che mesi”. Complicata a prescindere dal Genoa, “che pure è in ripresa e ha fame: non mi farei ingannare dalla classifica. Complicata perché, al netto del suo “non mi interessa parlare degli assenti, non cerco alibi”, la lista degli indisponibili per infortunio si è allungata a sette con il forfeit di ieri di Duncan, senza contare ovviamente Sneijder. E perché la squalifica di Guarin, come ha sottolineato Strama, “penalizza ulteriormente un reparto che ha già sei infortunati”, e dicendo sei ha considerato anche Cambiasso, “che solo in extremis mi potrà dare la sua disponibilità”. Anche ieri il Cuchu non era certo al top, ma alla fine è prevedibile che ce la faccia stringendo i denti. Ciò non toglie che quello che invece starebbe meglio di tutti, ovvero Guarin, sarebbe servito come il pane. Invece nisba, l’Inter dovrà rinunciare anche a lui, perché ieri la Corte di Giustizia federale ha respinto il ricorso nerazzurro contro la sua squalifica, giudicato “inammissibile” nonostante il club nerazzurro avesse puntato sul fatto che il colombiano non era stato espulso, e non solo. “Me lo aveva già assicurato Fredy — ha spiegato Stramaccioni prima che si sapesse della conferma della squalifica ma poi ho letto anche le motivazioni della sentenza e non c’è traccia di frasi irriguardose, che peraltro non hanno neanche raggiunto il guardalinee. Sarebbe punita l’intenzionalità del gesto: l’importante è capire qual è il metro di giudizio, e che sia uguale per tutti”. In realtà Stramaccioni aveva già annusato l’aria da ricorso respinto e, sommando il tutto, diciamo che ieri non aveva l’umore dei giorni migliori e che ha lasciato trasparire un’elettricità ben riassunta soprattutto dalle parole rilasciate alla tv di casa, Inter Channel: “C’è tanta voglia di Inter e di chiudere tante bocche che parlano: a volte sento cose incredibili, noi dell’Inter dobbiamo rispondere sul campo”. Prima, in conferenza stampa, proprio sul risultato del campo di oggi si era soffermato, ribadendo almeno quattro volte “l’importanza di girare la boa di fine anno da secondi in classifica. Come dire: parole zero e tanta rabbia in più, è una specie di ultima gara, conta solo vincere. Per la classifica e per l’aspetto psicologico: la base ideale per ripartire”.

 

Redazione Sportiva