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ROMA. BALDINI: Arbitro o DE ROSSI? Non ci sarebbe un terzo argomento…

Il dirigente giallorosso risponde con una battuta alla domanda dei giornalisti, ma poi si sbottona…

Ecco l’intervista a Sky Sport di Franco Baldini dopo la sconfitta contro il Chievo:

Vi è mancato qualcosa negli ultimi 20 metri?
Si qualcosa si anche se il video non mostra tutto. Siamo stati meno brillanti del solito. Nel primo tempo più presenza, nel secondo le squadre si sono allungate e sinceramente la partita avrebbe dovuto vedere un pareggio. Purtroppo alla fine abbiamo addirittura subito gol però sinceramente non è stata la solita Roma e va detto. Hanno pesato probabilmente le due partite ravvicinate di sabato contro la Fiorentina e martedì contro l’Atalanta. Credo sia una battuta d’arresto dal punto di vista psicofisico perché abbiamo cercato di fare le nostre trame di gioco e non siamo stati favoriti nemmeno dal campo che è stato appena rizzollato. Oggi l’erba era molto alta e questo sfavoriva chi cerca di fare girare palla. Loro hanno giocato più a lanci lunghi su Thereau e questo ha inciso forse.

Arbitri o De Rossi? Di che parliamo?
Un terzo magari (sorride)?

De Rossi in panchina è sempre una notizia. Le sembra che covi qualcosa sotto le ceneri?
Ogni giocatore vuole giocare e sicuramente non potrà ricavare piacere dal non essere in campo. Però nelle ultime 3-4 partite le scelte di Zeman sono sempre state definite assolutamente azzeccate e propedeutiche ai risultati quindi non mi sembra il caso oggi.”

Ma l’umore del giocatore?
E’ ovvio che non possa essere felice di non giocare, nessuno lo sarebbe.

Un giocatore che porta l’Italia in finale degli Europei, lo vogliono City e Real, rimane alla Roma con un contratto principesco e non viene considerato un uomo importante e addirittura resta in panchina per partite di seguito con Tachsidis, Bradley e Florenzi al suo posto… E’ diventato meno importante di loro secondo Zeman?
Non lo è assolutamente, è importante e lo sforzo fatto per trattenerlo lo dimostra. Un discorso riguarda la società che deve mettere una squadra più forte possibile a disposizione del mister e questo ovviamente comprende anche De Rossi. Poi ci sono le scelte tecniche fatte a seconda delle partite. Questa sequela di partite in panchina non esiste, ne ha fatte forse due di fila di panchine. La squadra aveva dato buonissime risposte e l’allenatore ha avuto la legittimità di pensare di stare bene così e non volere cambiare la squadra più di tanto.

Però dopo sforzi come il vostro è molto strano non essere parte del progetto sempre e comunque e diventare un valore che arriva dopo gli altri o a seconda di come si mette la partita… 
Non è la prima volta, ci sono tante squadre che hanno molti titolai ed è questo che fa la differenza per essere considerati squadra veramente forte. Quando giocatori che giocherebbero ovunque nel mondo vanno in panchina per un po’.

A me piacciono la Roma e Zeman e le squadre che cercano di giocare a calcio, ma De Rossi è considerato uno dei centrocampisti migliori del mondo e ha fatto un Europeo straordinario. Mente ora non è considerato un leader della squadra… Questo non è un po’ un problema anche per il calcio italiano?
Mi limito ai problemi della Roma visto che sono coinvolto in quelli. Al di là di tutto noi abbiamo il compito di costituire la rosa più forte possibile con i limiti imposti dal budget, piuttosto rigorosi, indicatici. In questo rispetto dei presupposti economici poterci permettere De Rossi significava per noi avere un campione indiscusso e indiscutibile, cosa che per me rimane tale. Poi se l’allenatore privilegia un giocatore o l’altro nella rotazione, sono sue scelte legittime di cui non mi metterò a discutere.

(gli vengono mostrati gli episodi del gol di Pellissier e del sospetto contatto su Balzaretti)
Se non siete riusciti a chiarirle voi dopo una decina di volte che le vedete figuratevi me che dalla tribuna non ho visto assolutamente niente… Zeman non ha voluto parlare per non fare polemiche e credo sia stata una serie di episodi, gol e rigore presunto a parte… Zeman non è voluto scendere in polemica per una volta. Lo stato d’animo era montato per diverse decisioni che a parere loro non erano corrette.

 

Redazione Sportiva