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PRANDELLI: “BALOTELLI? La paternità gli farà capire i veri valori della vita”

Così il CT parla anche di Daniele DE ROSSI e Francesco TOTTI…

 

(Getty Images)

Intervenuto a margine di un’iniziativa benefica tenutasi a Pisa il CT della nazionale Cesare Prandelli ha parlato dei tanti giovani che stanno facendo bene in questo momento: Le loro prestazioni sono sotto gli occhi di tutti e non sarebbe giusto fare graduatorie di merito in questo momento. Adesso devono continuare a lavorare come hanno fatto finora, continuando a crescere e a mettersi in mostra. Alla fine vedrete che troveranno lo spazio che meritano. L’ottimo rendimento di molti giovani nel campionato di serie A ci conferma che quando avevamo fatto la scelta del rinnovamento in nazionale avevamo visto giusto.”.

Prandelli ha poi parlato dell’inossidabile capitano della Roma: “Francesco Totti sta battendo ogni record, perchè oltre a essere un campione vero quando si prefigge un obiettivo riesce a sempre a raggiungerlo. Lo ha detto il ct della Nazionale Cesare Prandelli oggi a Pisa a margine di un’iniziativa benefica commentando la brillante stagione del capitano della Roma.
‘Ho avuto la fortuna di allenarlo solo per pochi mesi – le parole di Prandelli riportate dall’Ansa– ma per me e’ stato un onore, perchè è un grande professionista e un esempio per tutti. Ma per me non è una sorpresa, e l‘età non conta, perchè conoscevo le qualità di Francesco e, allenandolo, ne ho potuto apprezzare anche il grande spessore umano‘.

Ecco quindi le considerazioni del Ct azzurro su Mario BALOTELLI ( “Credo che il nuovo arrivo possa aiutarlo e fargli capire i veri valori della vita”), Daniele DE ROSSI (“Lavorerà per far cambiare idea a Zeman”) e sul rapporto sempre più difficile tra allenatori e giocatori: “Ci sono altre persone che dovrebbero cercare di tutelare questo tipo di rapporto e mi riferisco ai dirigenti”.

Infine ecco l’appello di Prandelli, che continua a sperare in un calcio meno esasperato e violento: La ricetta? Lo ripetiamo da tanti anni: abbassare i toni, non prendersi sul serio, usare l’ironia e non la violenza. Molti pensano che alzando i toni puoi giustificare una sconfitta. La responsabilità è dei genitori, mentre i ragazzi hanno perso il sano desiderio di giocare la partita e basta. Perché forse hanno già delle aspettative, delle pressioni a casa ed in ogni partita devono far vedere di essere bravi, di poter fare carriera, ma non è così”.

 

Redazione Sportiva