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CURIOSITA’. Dal pc al campo, il sogno avverato del cyber allenatore

IL CORRIERE DELLA SERA – L’FK Baku ingaggia come tecnico un ventunenne campione del videogioco Football Manager. Preferito al pallone d’oro Jean Pierre Papin

(getty images)

 

L’idea non è male. Moderna perché intercetta una tendenza. Provocatoria perché, come si dice, fa discutere. L’allenatore dell’FK Baku, squadra della prima serie azera, è un ragazzo di 21 anni, Vugar Huseynzade, ingaggiato non per la sua capacità tecnica sul campo ma per l’indiscussa abilità a Football Manager, il videogioco di simulazione con decine di migliaia di adepti in tutto il mondo.
A FM si finge di essere un manager, si costruiscono e si disfano le squadre, le si allena, si giocano le partite e, se si è bravi, si vince. Tutto virtuale. In questo sport — come racconta Il Secolo XIX — Vugar è un fenomeno e perciò, oltre che per la sua laurea in business management a Boston e il suo tirocinio in un’agenzia sportiva americana, la società lo aveva ingaggiato a febbraio come consulente in tema di scouting e tattica. Quando poi, con la squadra penultima in classifica, la dirigenza ha deciso di cambiare allenatore, il giovane cervellone è entrato in ballottaggio con Jean Pierre Papin, 49 anni, ex centravanti del Marsiglia e del Milan, Pallone d’oro nel 1991. […] In un certo senso, è l’evoluzione della specie. E, come tale, neanche si pone il problema: «Ho sempre voluto lavorare nel mondo del calcio. E poi gioco a Football Manager dal 2002». Dieci anni al computer possono insomma bastare per transitare dal calcio virtuale a quello reale. Il ragazzo non vincerà la Champions, di certo ha aperto un nuovo sentiero ideologico. E magari una nuova possibilità di lavoro ai tempi della crisi.

Redazione Sportiva