CHAMPIONS.+SPALLETTI+ora+si+gioca+tutto.+ZENIT+da+dentro-fuori
portnewseu
/2012/11/21/champions-spalletti-ora-si-gioca-tutto-zenit-da-dentro-fuori/amp/

CHAMPIONS. SPALLETTI ora si gioca tutto. ZENIT da dentro-fuori

(Getty Images)

LA GAZZETTA DELLO SPORT – RASSEGNA STAMPA – (F. Bianchi) – L’autunno caldo dello Zenit. E di Spalletti. In un mese si gioca tutto. In due giorni si gioca più della metà di tutto. Stanotte la sfida Champions con il Malaga. Domani il verdetto della commissione federale sui fatti di Mosca, quando un petardo colpì il portiere della Dinamo Shunin (corsa all’ospedale e 10 giorni di prognosi) al minuto 36 del primo round. L’arbitro sospese la partita. Polemiche a non finire. Il petardo partì dal settore dei violenti tifosi Zenit (pare sia stata una ragazza). La società si difende (“non c’entriamo”) e ha minacciato persino di lasciare il campionato. E’ intervenuto addirittura il premier Medvedev. Non si era mai disturbato per il calcio. Ha detto basta al tifo violento e chiesto una legge ad hoc. Lo Zenit rischia il 3-0 a tavolino (la gara comunque fu sospesa sull’1-0 per la Dinamo) e porte chiuse o campo neutro da 1 a 5 gare. E lo Zenit deve sfidare in casa nell’ordine il Cska capolista e lo Spartak Mosca. In mezzo, l’Anzhi (2°) in trasferta. I tifosi dello Zenit sono sul piede di guerra. Si temono incidenti. Da Mosca tutti condannano gli odiati rivali. In questo caos, Spalletti deve fare il miracolo per qualificarsi agli ottavi. Battere il Malaga già in porto. Con Criscito ai box, tra gli altri, e Hulk appena rientrato (panchina?). E poi vincere a San Siro col Milan. Lui cerca di tenere in piedi la baracca: “Siamo scombussolati per quel che è successo, ma ora la cosa più importante è questa sfida. La situazione psicologica è facile: dobbiamo solo vincere. Sennò butteremmo nella spazzatura un anno di lavoro. I giocatori ne sono coscienti, non devono pensare ad altro. Chi non capisce l’importanza del momento ha un problema. Il Malaga? Non credo sia in crisi. E non è detto sia un vantaggio se gioca con le seconde linee: avranno più stimoli di quelli rimasti a casa (Joaquin, Saviola, ecc.)”. Pellegrini è molto più sereno. Ovvio. Elogia Spalletti: “Eccellente tecnico”. E chiosa: “Ora che siamo qualificati, dobbiamo recuperare il nostro miglior gioco. E dimostrare al pubblico russo che non siamo primi per caso”.

Redazione Sportiva