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NAZIONALE. Il laboratorio di PRANDELLI. ITALIA formula tre: EL SHAARAWY e CANDREVA con SUPERMARIO

LA GAZZETTA DELLO SPORT – Verso il tridente contro la Francia: “Ma occhio al risultato perché teniamo al ranking Fifa”…

(getty images)

RASSEGNA STAMPA – (L. Garlando) – Parma ci ha coccolati subito. Un po’ di culatello, due fette di felino e ci siamo sentiti a casa”, confessa Prandelli. Collecchio è stato il suo laboratorio. Questa mattina il c.t. lo apre per un collaudo importante. “Non voglio parlarvene prima di averne parlato ai giocatori. Se le prove saranno incoraggianti, ne discuteremo domani… (oggi ndr)”. Su El Shaarawy. “È bravissimo nelle due fasi e mantiene lucidità in zona gol. Ci consente l’opzione dell’attacco esterno”Prandelli vuole testare Candreva e a Balotelli, tormentato dai problemi al City, offrirà “un’altra grossa occasione per mettersi in mostra”. Indicazioni sul centrocampo. Platini era uno di quelli che recuperava più palloni. Se hai i tempi giusti, non ti serve essere un incontrista”. Il tasto di sempre, il suo fiore all’occhiello: qualità a centrocampo. Ricordo della sua Fiorentina: “Potevamo permetterci Montolivo, Liverani e Kuzmanovic. Mi davano del pazzo, poi sono arrivati i risultati. La Fiorentina di Montella può fare meglio”. Non sfugga la postilla: “Con questi avversari”. Libera traduzione: io dovevo fare gol a quel Nesta, non a questo Mexes… Valutazione generale: “Non sono i moduli che fanno la differenza, ma l’interpretazione. Contano il numero degli uomini con cui si attacca e l’intensità della manovra. In questo il calcio italiano deve crescere”. Ecco perché stamattina Prandelli studierà un’evoluzione ulteriormente offensiva del suo 4-3-1-2. Tridente con Candreva ed El Shaarawy larghi ai lati di Balotelli; mediana di qualità a sostegno: Montolivo, Verratti e Marchisio. Con Florenzi pronto a debuttare in corsa. Oggi il c.t. lavorerà per insegnare i movimenti utili a sostenere l’idea e intuire se sia troppo rischioso concedersi l’esperimento contro la Francia. “Perché il ranking Fifa lo guardiamo. Siamo entrati nei primi 5 e cerchiamo altri risultati buoni che facciamo crescere l’autostima”. Utile per crescere anche la mancata convocazione di De Rossi. “La punizione serve per impedire che si ripetano certi episodi in un Mondiale dove le tensioni sono al massimo. Daniele si è scusato subito, gesto bellissimo. Mai dubitato della persona. Lo chiamerò. Ma è troppo tifoso. Quando si assume certe responsabilità, va fuori giri, gli si chiude la vena. Trovato l’equilibrio resterà a lungo un punto di riferimento per la Roma e la città”. Prandelli individua anche la soluzione per lo stress da panchina: la via Conte. “Da lontano si vedono meglio le partite e non carichi la squadra delle tue tensioni. Potrebbe essere il futuro della professione. In altri Paesi succede già. L’importante è il lavoro della settimana. Lo dimostra Conte che in questi mesi ha inciso parecchio”.

Redazione Sportiva