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JUVENTUS. QUAGLIARELLA: “L’Inter può vincere lo scudetto”

L’attaccante napoletano parla anche del momento del suo compagno di reparto Alessandro Matri.

(getty images)

Quali sono le differenze tra la partita con il Chelsea e quella contro lo Shakhtar?
Parliamo di due grandissime squadre. Lo Shakhtar mi ha fatto veramente una grossa impressione positiva, l’ha dimostrato a Torino. Sicuramente andare lì sarà molto molto dura, però credo che la partita per noi importante e cruciale sarà quella contro il Chelsea in casa. In qualsiasi modo, dobbiamo fare di tutto per vincere, perché altrimenti diventa durissima. Il Chelsea è una squadra molto fisica, ha dei giocatori che comunque anche tecnicamente, davanti, ti possono mettere in difficoltà in qualsiasi momento. Poi sono consapevoli della loro forza, quindi a volte ti lasciano anche nell’uno contro uno perché sanno di essere forti. Sono i campioni in carica, quindi sanno di essere una grande squadra, ci possono mettere in grande difficoltà, dobbiamo essere bravi noi, come sempre, come nel primo tempo contro il Nordsjaelland, aggressivi su ogni palla. Solo così puoi mettere in difficoltà tutti“.

Su Matri
Matri ha segnato contro la Roma, poi ha giocato di nuovo in Champions, comunque ha giocato poco. Vedendolo negli allenamenti, o dopo le partite, lo vedo, comunque, molto sereno. A volte agli attaccanti capita quel periodo dove facciamo fatica a fare gol e non c’è neanche un perché. Ci sono dei momenti dove tiri e fai sempre gol e dei momenti dove in qualsiasi modo tu possa calciare la palla non entra. Quindi, a volte non c’è neanche un perché. Per quanto riguarda Ale, lo vedo molto sereno, poi, ha delle qualità importanti, è un grande giocatore, un attaccante che alla Juve ci sta benissimo“.

Contro il Pescara, chi giocherà in attacco tra Quagliarella, Giovinco, Bendtner, Matri e Vucinic?
Il mister con noi 5 è stato chiaro: ha detto che in ogni partita sceglie tra noi 5. Quindi, siamo tutti titolari o tutti in panchina. Purtroppo ne deve scegliere due. Noi facciamo tanti movimenti per far sì che i centrocampisti o gli esterni si inseriscano nello spazio creato dagli attaccanti, quindi tante volte è un lavoro oscuro, per far sì che l’inserimento venga a sorpresa. Noi 5 ci mettiamo sempre a disposizione della squadra, a volte sacrificando anche noi stessi. Però abbiamo vinto lo scudetto, la Supercoppa… quindi va bene così“.

Quagliarella è tornato su quanto aveva detto qualche settimana fa parlando di Zeman
A me è stata fatta solo una domanda su Zeman come allenatore per gli attaccanti. Ho detto che non mi ha mai allenato, vedendo che, comunque, fa un gioco molto offensivo che per un attaccante è una bella cosa, ti mette tante volte in condizione di fare gol. La mia risposta si è fermata lì. Non ho mai detto che voglio essere allenato da Zeman o che voglio andare via da Torino, assolutamente. Io qui sto benissimo, quindi, non è mai uscita dalla mia bocca quella parola. Ogni allenatore ha il suo gioco, con quello di Conte facciamo l’80% della partita noi, creiamo tante occasioni. E un gioco, un modo diverso, ma allo stesso tempo è sempre molto offensivo“.

Quanto della sconfitta con l’Inter c’è stato nell’approccio che avete avuti ieri sera contro il Nordsjaelland?
Sicuramente c’era voglia di riscatto, voglia di dimostrare che la partita contro l’Inter è stata solo un episodio e quella sconfitta è già alle spalle. Nel calcio è così, ogni tre giorni giochi e, quindi, fa già parte del passato anche la partita di ieri sera, siamo già proiettati verso Pescara“.

Se gioca come ieri sera, soprattutto il primo tempo, può essere la dimostrazione che se va a mille la Juve è difficile da tenere, mentre se abbassa i ritmi può andare in difficoltà?
E’ la verità perché, poi, alla fine è quello che ci dice sempre il mister. Noi siamo abituati ad attaccare e, quindi, quello è il nostro gioco, andare a mille, perché siamo preparati fisicamente per andare a mille. Credo che l’80 – 90% delle gare fin qui disputate dalla Juve sono sempre state, comunque, dominate“.

Secondo te, che gioco è quello dell’Inter di Stramaccioni?
Quello che ho notato e che credo che ti lascia molta libertà in possesso. Questo è quello che ho potuto percepire da fuori. Poi, in fase di non possesso hanno sicuramente qualcosa anche loro da dare una mano alla squadra“.

Squadra da scudetto l’Inter?
Si, si. L’Inter l’ha metto insieme al Napoli, possono lottare fino alla fine. Io credo, comunque, che anche lo stesso Milan si riprenderà, come la stessa Roma. Credo che sarà un campionato molto, molto bello ed entusiasmante fino alla fine“.

Redazione Sportiva