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LAZIO. PETKOVIC: “Dobbiamo essere concreti e compatti”

Il tecnico della Lazio è favorevole alla moviola in campo sul modello del football americano…

Il tecnico della Lazio, Vladimir Petkovic,  ha parlato alla stampa alla vigilia della prossima sfida di campionato contro il Torino:

SULLA RABBIA POST FIRENZE

Si penso di si, Abbiamo analizzato la partita un poco ma per come vengono e vanno queste partite c’è poco per riflettere. Importante subito tirare le somme prendere ciò che andava bene e cercare di migliore le cose che non sono andate bene. Oggi vediamo quanti giocatori saranno a disposizione. Spero tutti eccetto gli squalificati e gli infortunati Ederson e Marhetti. Spero che i giocatori in campo trasformino questa rabbia in modo positiva.

SULLE SCUSE ALLA LAZIO

Non voglio tornare su questo. Non serve fare pressioni.  A noi non basta scusarsi solo una volta.

SULLA SQUADRA ANTI-TORINO

Penso che sicuramente sarà una Lazio diversa. Dobbiamo usare altre armi perchè con gli assenti mancano anche le individualità. Dobbiamo essere bravi a compensare questo come collettivo, essere compatti e pronti ad sfruttare ogni possibilità. Qualche forza offensiva in più potrebbe servire.

CANA AL POSTO DI LEDESMA O BROCCHI DALL’INIZIO

Non parlo di formazione prima della partita. Non gioco pre partita a carte aperte. Cerco un pò di nascondere anche per riflettere fino all’ultimo su come impostare il gioco. Tutti quelli che saranno convocati dovrebbero al 100%. Alcuni come Brocchi e Stankevicius mancano i minuti. Devo valutare i giocatori che mi possono dare subito qualcosa e anche coloro che posso darmi qualcosa a partita in corso.

LAZIO MENO IMPREVEDIBILE?

Non penso. Nel secondo tempo di Firenze si è visto che ancora non hanno preso le contromisure. Tante cose dipendono da noi. Pretendo e voglio dai miei giocatori di fare cose anche imprevedibili che possano mettere l’avversario in difficoltà.

COSA TEME DEL TORINO

Ci aspettano sempre avversari arrabbiati che perdono partite che dopo arrivano contro di noi per togliere le castagne dal fuoco. Non dobbiamo lasciare spazi per permettere loro di entrare in partita soprattutto attraverso il nostro gioco. Pressare alti e tenere la palla. Dobbiamo essere noi bravi ad annullare l’avversario. Tutto il rispetto per il Torino che ha questa variabilità di moduli. Ha giocatori offensivamente dotati. Abbiamo fatto un’amichevole dove abbiamo visto la bravura degli attaccanti  granata che ci hanno messo in difficoltà. Ma soprattutto dobbiamo imporre il nostro gioco.

SU UN MAGGIOR CONTRIBUTO DEI CENTROCAMPISTI IN FASE REALIZZATIVA

Ma spero che se vogliamo vincere anche tutti gli altri devono essere pronti ad inserirsi e tentare con diverse soluzione cercare di segnare perchè senza segnare non si vincono le partite. Servono qualche gol in più di altri giocatori per esser più imprevedibili.

SU ZARATE

Zarate è un del gruppo e deve lavorare con il gruppo. E’ un giocatore di qualità che al momento per varie cose non dà il contributo che potrebbe darci. Deve integrasi nel sistema di gioco, correre e dare più contributo alla squadra. Dipende solo da lui.

COSA SERVE PER VINCERE

Insistetere, essere pazienti per 90 minuti, vincere i contrasti ed essere concreti.

SULLE CARATTERISTICHE DEL CENTROCAMPO DELLA LAZIO

Non penso perchè abbiamo visto un altra Lazio nel secondo tempo a Firenze dove abbiamo giocato alla grande. In 9 contro 11 siamo rimasti in partita. Siamo una squadra che in momento difficile ci chiudiamo a riccio, invece dobbiamo alzare lo testa tutte le volte anche dopo le difficoltà e continuare a fare la nostra strada.

SU ONAZI E CAVANDA

Quando sono stati liberi mentalmente hanno fatto ottime gare e hanno dato contributo. Ma quando i giovani cominciano a realizzare dove sono arrivati e iniziamo a pensare troppo allora lì hanno un calo di rendimento come è successo più ad Onazi che a Cavanda.  Cavanda nelle ultime partite non è riuscito a fare bene anche perché ha fato tanto partite e la testa non può sempre accompagnare il suo fisico. Servono anche questi spazi di riflessione per crescere. Loro devono guadare i più esperti, vedere come si comportano e lavorare al massimo per diventare grandi.

SE LA STANCHEZZA MENTALE DELLA SQUADRA PORTERA’ A DEI CAMBI

Se nessun dei giocatori che ho in mente e ho a  disposizione non si lamentano e non dicono che non sono in forma al 100% allora non ho ragione di cambiare.

SULLA POSSIBILITA’ DI VEDERE CIANI AL POSTO DI UN TRA BIAVA E DIAS.

Ciani è sempre in ballottaggio con i difensore. Abbiamo tante partite e sia Biava che Dias hanno già riposato. Devo valutare e domani mattina deciderà definitivamente.

SULLA MOVIOLA IN CAMPO

Con i tempi che cambiano, qualcosa si deve cambiare e si cambierà. Se non tra un anno ma tra dieci sì. Non si deve snaturalizzare il calcio. Si deve lasciare la possibilità all’arbitro di decidere ma  un altro aiuto come si fa in America nel football americano potrebbe essere di aiuto.

SUI RUOLI CHE PUO’ RICOPRIRE STANKEVICIUS

Può giocare sia nella difesa a quattro che a tre  ma anche centrale difensivo. Peccato che siamo in una fase dove non possiamo fare un’amichevole per provare dando la possibilità a chi ha giocato poco e viene da infortuni di giocare. L’unica possibilità è rischiare in partita, dare una possibilità anche non sapendo le reali condizioni. Per Stankevicius è un aiuto importante giocare in nazionale per trovare il ritmo.

Redazione Sportiva