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CALCIO. Lo strappo di BAGGIO: «Il mio progetto scordato. La Figc tace da dieci mesi»

LA GAZZETTA DELLO SPORT- Il presidente del Settore Tecnico federale: «Sono un po’ deluso Attendo ancora una risposta dal dicembre dello scorso anno»

(getty images)

 

Roberto Baggio è una fetta di storia del calcio che s’incarna all’improvviso nei saloni di Palazzo Marino, la sede del comune di Milano, per essere in qualche modo anche lui protagonista nella cerimonia di benvenuto che il sindaco Pisapia e la Figc ha organizzato per la delegazione danese guidata dal presidente federale Hansen. […] Ma Baggio non è solo un’icona calcistica da venerare. Dall’agosto del 2010 — dopo il flop del Mondiale sudafricano — è stato infatti nominato presidente del Settore Tecnico della Federcalcio perché aiutasse quella ricostruzione di cui si sentiva fortemente bisogno. Ma il silenzio che è sceso intorno a lui ha fatto venire cattivi pensieri, che lo stesso Baggio spiega così. «A dicembre dello scorso anno abbiamo consegnato alla Figc il progetto su cui stavo lavorando, ovvero la formazione dei formatori. Alla luce della mia esperienza nel calcio, infatti, ho capito che la filiera che parte dal vertice e arriva alla cura dei giovani del nostro calcio, non poteva prescindere da un discorso sulla modernizzazione del settore tecnico. Ma sono passati dieci mesi e sono ancora in attesa di una risposta. E non nascondo di essere anche un po’ deluso». 

Si capisce subito che solo la diplomazia gli impedisce di dire di più. «I fondi sono stati stanziati, ma finora è stata fatta solo un’iniziativa in Toscana — gratuita e riuscita molto bene — a cui hanno partecipato diversi club come Pisa e Pontedera. Poi più nulla. Veti politici? Non lo so, non voglio entrare in merito. Stavolta, però, i club non c’entrano nulla»

L’Italia cresce Baggio però non preme ulteriormente l’acceleratore, preferendo virare sulla Nazionale. «È una squadra che sta migliorando. Sta facendo esperimenti, ma può crescere in fretta. I talenti d’altronde non mancano. Le polemiche? Purtroppo quelle, insieme alle pressioni, ci saranno sempre, ma per cacciarle via il migliore modo è sempre lo stesso: fare risultato». Il campionato? «Juventus e Napoli finora hanno dimostrato di avere qualcosa in più».

Redazione Sportiva