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CHAMPIONS LEAGUE. MILAN. Fuga, beffa, poi la gioia

IL CORRIERE DELLO SPORT (F. Fedele) – Emanuelson-El Sharaawhy, lo Zenit rimonta, ma l’assalto finale non basta e il Milan porta a casa i primi tre punti…

IL CORRIERE DELLO SPORT (F. Fedele) – Due autoreti hanno spianato la strada del Milan verso un futuro migliore, soprattutto in Champions League. Le deviazioni di Shirokov (su punizione di Emanuelson) e Hubocan (nel tentativo di anticipare Pazzini) hanno messo kappaò lo Zenit di Spalletti che non perdeva in casa nelle Coppe europee da 15 partite. Allegri, che aveva gustato l’ultima vittoria in trasferta il 23 novembre 2010 (2-0 all’Auxerre con reti di Ibrahimovic e Ronaldinho), ha presentato una squadra molto solida che ha sorpreso i russi con due reti che sembravano aver sigillato la vittoria. Ma proprio sullo 0-2 lo Zenit ha dato il meglio di sé. Ci ha pensato poi Abbiati, in almeno 5 occasioni solo nel primo tempo, a mettere al sicuro il risultato. Il super-portiere milanista, tornato anche lui su livelli di eccellenza, si è arreso solo al termine del primo tempo, in pieno recupero, quando Hulk ha sprintato sull’ingolfato Zapata. La ripresa inizia con il pareggio dei russi grazie a un colpo di testa di Shirokov lasciato indisturbato da Montolivo, ma la deviazione di Hubocan sull’assist di Montolivo per Pazzini ha permesso ai rossoneri di portare a casa i primi tre punti del girone

Redazione Sportiva