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CALCIO. Si ferma BALOTELLI. Dovrà operarsi agli occhi: MIOPIA

GAZZETTA DELLO SPORT (S. Boldrini) – L’intervento col laser il 4 settembre nella sua Brescia. Salterà gli azzurri e forse la prima di Champions…

(getty images)

Il pianto dirotto di Mario Balotelli dopo la finale europea del 1° luglio, persa dall’Italia 4-0 a Kiev con la Spagna, continua a segnare l’avventura in Nazionale dell’attaccante del Manchester City: un’operazione agli occhi lo costringerà infatti a saltare le due gare di qualificazione mondiale contro Bulgaria e Malta. L’intervento, con il laser, sarà effettuato il 4 settembre a Brescia e servirà a risolvere un vecchio problema: la miopia. Da anni Mario porta le lenti a contatto, ma l’uso prolungato gli ha creato una fastidiosa allergia, provocandogli persino, un mese fa, un ascesso, con la coda di una dolorosa congiuntivite. L’intervento doveva essere eseguito subito dopo l’Europeo, ma Balotelli è andato in vacanza e l’operazione è slittata, nella speranza che le cure potessero rinviarla al termine della stagione. Ad agosto la situazione è però precipitata. Mario, che si trascina dietro questo problema dai tempi dell’Inter, ha saltato la finale di Supercoppa con il Chelsea (12 agosto) e l’amichevole della Nazionale contro l’Inghilterra (a Ferragosto a Berna). E’ tornato ad allenarsi quindici giorni fa e contro il Liverpool è partito titolare, ma si è deciso di intervenire nella prima finestra possibile.

Purtroppo per noi è la finestra delle nazionali. Cesare Prandelli è stato informato qualche giorno fa. Il ct dell’Italia ha parlato al telefono con Roberto Mancini. Il tecnico del City gli ha confermato la natura di questo problema fisico: «Non può rinviare ancora. Mario non riesce più a sopportare le lenti a contatto. Ora sta meglio, ma il fastidio può ripresentarsi in qualsiasi momento». L’intervento con il laser è quasi di routine e l’oculista che si occuperà di Balotelli è lo stesso che ha curato, sempre per una questione di miopia, i suoi fratelli, ma costringerà Mario a restare fermo dieci giorni. Potrà tornare ad allenarsi non prima del 14 settembre e questo ritardo mette seriamente a rischio la sua presenza in campo il 18 settembre nella gara di esordio della Champions, in casa del Real Madrid di Mourinho, l’allenatore che definì ingestibile Balotelli, creando le premesse per la cessione al Manchester City nell’estate 2010. Una gara, questa, che Balotelli non vorrebbe saltare per mille ragioni: per il fascino del Bernabeu, per il nome dell’avversario e per il cognome dell’allenatore. Il primo confronto tra i due, per dire, è stato ieri uno dei piatti forti dei giornali inglesi. Non male neppure la sfida a distanza tra Mario e Cristiano Ronaldo: Mancini ha sempre sostenuto che, quando Balotelli completerà finalmente il processo di maturazione, sarà ai livelli del fuoriclasse portoghese.

Oggi pomeriggio, contro i londinesi del QPR, lo stesso avversario che fece soffrire il City il 13 maggio scorso, giorno della conquista di un titolo atteso ben 44 anni, Mario partirà dalla panchina. Anche quel 13 maggio, Balotelli cominciò da spettatore, ma quando il City si ritrovò sull’1-2 e il campionato sembrava irrimediabilmente compromesso, Mancini lo spedì in campo. Fu proprio Balotelli a firmare, in scivolata, l’assist per il 3-2 di Aguero. La storia potrebbe ripetersi oggi. Dopo la partita, Mario salirà sull’aereo e tornerà a casa in Italia, in attesa dell’operazione agli occhi, concordata con i medici del Manchester City. Il rientro in Inghilterra avverrà alla fine della prossima settimana. Mario seguirà gli azzurri in televisione: per ora deve accontentarsi di vedere la Nazionale in poltrona. Prandelli potrà riabbracciarlo ad ottobre, in occasione delle gare contro Armenia (il 12, a Erevan) e Danimarca (il 16 a Milano). Due gare già decisive nel cammino che porta al Mondiale del 2014 in Brasile: il primo, si spera, di Mario Balotelli.

Redazione Sportiva