EURO+2012.+I+MAGNIFICI+SETTE%3A+Hanno+gi%C3%A0+vinto+tutto+e+ora+vanno+a+caccia+dello+storico+triplete
portnewseu
/2012/07/01/euro-2012-i-magnifici-sette-hanno-gia-vinto-tutto-e-ora-vanno-a-caccia-dello-storico-triplete/amp/

EURO 2012. I MAGNIFICI SETTE: Hanno già vinto tutto e ora vanno a caccia dello storico triplete

GAZZETTA DELLO SPORT- Cercano l’ultima impresa dopo Europeo 2008 e Mondiale 2010

(getty images)

 

Dal basso (del campo) verso l’alto: Casillas, Sergio Ramos, Xabi Alonso, Xavi, Iniesta, Fabregas, Torres. I nomi dei 7 giocatori che hanno giocato le finali dell’Europeo 2008, 1-0 alla Germania, e del Mondiale 2010, 1-0 all’Olanda.  E che sono qui a Kiev per l’appuntamento con la storia. Nessuna nazionale ha fatto il triplete consecutivo. […] Secondo l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport sono storie differenti quelle dei Magnifici 7Casillas è la continuità, la sicurezza, il capitano decisivo nel fermare i rigori dell’Italia nei quarti dell’Europeo del 2008, lo sciagurato Robben nella finale di Johannesburg, di nuovo qui il Portogallo ai rigori. Sergio Ramos la versatilità: nei due tornei precedenti laterale destro, qui difensore centrale con Piqué. Xabi Alonso il cambio di sistema: dal 4-1-4-1 con la diga Marcos Senna di Aragones, e Alonso spesso in panchina (nella finale di Vienna entrò per Fabregas), al doble pivote di Vicente Del Bosque dove Alonso è inamovibile accanto a Busquets. Xavi la mente: miglior giocatore dell’Europeo di quattro anni fa (assist nella finale), brillante al Mondiale. Iniesta il simbolo della felicità, per il gol al 116′ della finale contro l’Olanda. E della crescita: dopo un Europeo difficile, al quale era approdato dopo un brutto infortunio. Qui, invece, il Cavaliere Pallido lotta con Pirlo e Casillas per la palma d’oro del migliore, grazie ai suoi due Man of the Match. Fabregas la duttilità, la capacità di adattarsi, l’altalena tra protagonismo e panchina. Titolare a Vienna, panchinaro a Johannesburg, di nuovo su e giù dalla squadra che va in campo qui in Ucraina. Torres il passare del tempo, la difficoltà di mantenere un rendimento stabile.

Redazione Sportiva