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CALCIOSCOMMESSE. L’ultrà al telefono: «ZAURI mi raccontò come volevano combinare Genoa-Samp»

GAZZETTA DELLO SPORT- «Diciotto doriani raccolsero 100 mila euro a testa per Milanetto, Criscito, Dainelli, Palacio e Rossi, che rifiutò». I dubbi della Procura

(getty images)

 

«Zauri mi disse che 18 giocatori della Sampdoria misero 100 mila euro a testa per pareggiare il derby con il Genoa. Soldi che servivano a pagare Milanetto, Criscito, Dainelli, Palacio e Marco Rossi, ma quest’ultimo si oppose alla combine. L’accordo prevedeva anche che, in caso di salvezza della Samp, i due derby dell’anno successivo sarebbero stati vinti dal Genoa». Questo è, in soldoni, quanto riporta la Gazzetta dello Sport dell’intercettazione che ha fatto saltare sulla sedia il procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino, tanto da fargli prevedere «effetti devastanti», «la cosa peggiore» tra quelle emerse nell’inchiesta sul calcioscommesse. A parlare è Massimo Leopizzi, capo ultrà genoano […] Leopizzi dice che l’incontro tra lui, l’altro ultrà Filippo Fileni e Criscito era finalizzato «a fare il culo» al difensore :«M’ha detto: perché non mi dai la mano? Gli ho detto: perché sei un uomo di merda… Perché ti sei venduto il derby. Lui m’ha cominciato a raccontare la storia del derby» e che Sculli era lì per caso e non per progettare con loro la combine di Lazio-Genoa, come sospettato dagli inquirenti. […] Da questo punto in poi è opportuno riportare l’intercettazione quasi integralmente.

Davide: però allora bisogna dare i nomi.

Leopizzi: raccontiamo tutto… raccontiamo tutto.

D: e poi il discorso è: il prossimo anno Sculli se ne deve (andare), qua non ci deve stare.

L: fuori dal cazzo, però ti dico una cosa Davide… Sculli quella sera non c’entra niente, non è lì per il derby. Sculli è della Lazio quella sera.

D: va beh.

L: è lì con un amico suo (il pregiudicato Altic, ndr) col quale parla forse di macchine, di Ferrari, di assicurazioni. Io e Fabri andiamo lì perché Fabri mi dice: ho sentito Criscito e mi ha detto che è lì. Bene, dico, andiamo a chiedere spiegazioni. Sculli il derby non l’ha giocato. Eravamo lì per Criscito come il giorno prima eravamo io e Marco in Piazza Paolo da Novi con Marco Rossi, mi spiego?

D: certo. L: a noi interessava il derby. E di fatti poi abbiamo saputo come era la storia del derby e poi insomma i ragazzotti se la cantano (…)

D: lo sappiano chi c’è ancora (nella presunta combine, ndr) e dovrebbe uscire perché se fosse un uomo sarebbe il primo a dire “Signori vi dico la versione”. L: ma ragazzi, cioè, ma il quinto, il quinto del giochetto è Palacio.

D: e appunto… a posto no, ma ce n’è un altro.

L: non Kaladze sul derby. D: no no è Scarpi.

L: io a ‘sto giro non so un cazzo.

D: Massi è Scarpi.

L: ma sul derby ti dico i nomi, te li dico a voce alta. I contattati sono Marco Rossi che dice “siete matti” ok? Dice: siete dei pazzi, non accetterei mai, e difatti Marco è l’unico pulito. Criscito che dice uhm.

D: (ride).

L: quello che fanno i vecchi… dice nì, dice: quello che fanno i vecchi facciamo anche noi. Ma queste sono cose che sappiamo tutti cioè io, Roberto, Marco… Puoi domandare… E dice: se lo fanno i vecchi lo faccio anche io. E poi ci sono Palacio, Dainelli e Milanetto. Punto chiuso. Il derby è questo. Ti do i dettagli.

D: il derby sì, però c’è anche il signor Scarpi se vogliamo parlarne. Perché poi allora veramente se facciamo pulizia togliamo tutto.

L: assolutamente.

D: perché se no allora ci troviamo sempre qualcuno che sa qualcosa di più e non va bene.

L: parli con quello che ne sa più di tutti, te lo dico io. Ho detto che Milanetto se ne deve andare non perché me l’ha detto qualcuno… un giornalista… un amico al bar. Perché me l’ha detto il suo compare, hai capito?

D: sì.

L: e ti aggiungo un pezzo. Io quest’estate, quando facemmo la contestazione a Milanetto, quel pomeriggio ero a Auronzo di Cadore, al ritiro della Lazio… E l’uomo che racconta tutto te lo dico qua… E’ Zauri. Non Mauri… Zauri. Che Zauri quel giorno era in campo (con la Sampdoria, ndr).

D: ah ah L: Zauri racconta dei 100 mila euro per diciotto da spartire per 5 giocatori del Genoa. Che facevamo 350 mila euro a giocatore, e poi Zauri dice anche (che) l’accordo era: l’anno prossimo il Doria in Serie A due derby…

Cade la linea, ma gli inquirenti interpretano così la frase: in cambio del pareggio, in caso di salvezza il Genoa avrebbe avuto in cambio anche la vittoria nei due derby dell’anno successivo. Per la cronaca, Zauri nel 2001 fu prima squalificato dalla Disciplinare per un anno e poi prosciolto per la presunta combine (con scommesse) di Atalanta-Pistoiese. Ma Cristiano Doni di recente ha confessato che quella partita fu davvero taroccata (il reato è prescritto).

Redazione Sportiva