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EURO 2012. Platini: “Lealtà e fair play non sono estinti”

Michel Platini, 57 anni, presidente UEFA, in una intervista esclusiva a Famiglia Cristiana di questa settimana elenca tre modifiche regolamentari per rendere più vive e interessanti le partite di calcio.

(getty images)

Michel PLATINI, in un’intervista a Famiglia Cristiana, dichiara di non essere interessato alla Presidenze della Fifa e di credere nella tecnologia al servizio dello sport e nel calcio femminile. Sulle vicende politiche in Ucraina è serafico: “Noi produciamo sport”.

TRE MODIFICHE PER LO SPETTACOLO– Secondo “Le Roy” Michel sono tre le modifiche da apportare al regolamento per agevolare lo spettacolo in campo e una di esse è già stata fatta:«Primo, vietare il retropassaggio volontario, antisportivo al portiere: fatto. Secondo, far sì che dopo il fischio dell’arbitro il giocatore falloso si allontani comunque e sempre dal pallone, senza calciarlo lontano o metterci il piede sopra, pena l’ammonizione: quasi fatto. Terzo, cartellino giallo per ogni giocatore che parla con l’arbitro, capitano escluso: spero che sia fatto presto. C’è chi vuole far morire il calcio di scandali, di truffe, di denaro eccessivo e di debiti. Io predico il fair play finanziario e la lealtà serena, che non si è estinta».

OTTIMISMO «Dall’Uefa segnaliamo ai Governi anomalie, stranezze, tensioni, flussi assurdi di denaro nelle scommesse. Poi tocca alle autorità preposte». Si dice «ottimista per il futuro a lunga gittata» e per i prossimi Campionati europei in Polonia e in Ucraina, «Paesi dove al calcio si vuol bene, dove ci sarà e arriverà gente che ha la mia fede». A proposito delle contestazioni politiche verso il governo ucraino afferma: «Lo sport davanti a certi problemi ha il diritto e anche la chance di rimanere sè stesso. Noi produciamo sport, non possiamo sottomettere lo sport a cause che vogliano fargli visita» e nega di aspirare a diventare presidente FIFA: «Mi vedete ingrassato, ma è perchè appaio sempre accanto a giocatori magri. Però il tempo passa».

SULLA TECNOLOGIA NEL CALCIO E SUL CALCIO FEMMINILE- «Ci vogliono trentacinque telecamere per monitorare bene una partita. E solo il calcio ricchissimo se le potrebbe permettere». Vede il futuro del calcio nelle donne: «Io vedo in glorioso arrivo la donna nel calcio: non solo la spettatrice, ma l’attrice, la giocatrice. Il calcio femminile secondo me sarà la grande scoperta dei prossimi anni, anzi se a Berlino vanno in 80 mila a vedere una partita fra donne vuol dire che ormai ci siamo. Le donne giocano bene e sono leali, e questo fa spettacolo sano e vero: per tutti quelli dello sport, non per i voyeur. Fra poco i pessimisti sul futuro del calcio saranno presi a pallonate dalle donne».

Redazione Sportiva