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CALCIOSCOMMESSE. MAURI fuori dal carcere

RASSEGNA STAMPA – IL TEMPO – (Daniele Palizzotto) – Concessi i domiciliari al vicecapitano e a Milanetto. Ma il Gip reputa inattendibile la versione del laziale…

(getty images)

 

Dal carcere agli arresti domiciliari. Questo il tragitto percorso da Stefano Mauri, Omar Milanetto e Matteo Gritti. Questa la decisione adottata dal giudice per le indagini preliminari della Procura di Cremona, Guido Salvini sulle posizioni dei due calciatori, indagati per il presunto tentativo di alterare i risultati di alcune partite ormai note del campionato di serie A 2010-11, da Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Dopo una settimana di reclusione nel penitenziario Ca’ del Ferro, Mauri dovrà dunque scontare un nuovo periodo agli arresti domiciliari perché – si legge nell’ordinanza firmata dal gip Salvini – la versione fornita in merito al possesso della scheda telefonica intestata ad altra persona (Samantha Romano, fidanzata del titolare di un’agenzia di scommesse, Luca Aureli) e utilizzata solo per puntare su partite basket Nba “è scarsamente plausibile e appare costruita a posteriori”. Secondo Salvini “il periodo in cui viene utilizzata tale scheda, cioè 13-28 maggio 2011, si sovrappone perfettamente con i giorni in cui sono avvenute le due partite più importanti toccate dall’indagine, ovvero Lazio-Genoa e Lecce-Lazio. Dunque Mauri avrebbe operato per combinare le due gare, una ricostruzione priva di prove secondo gli avvocati del calciatore, arrivato già nel pomeriggio a Monza nella casa dei genitori dove ha deciso di scontare i domiciliari. Ieri sera i legali di MauriAmilcare Buceti, Matteo Melandri e Massimiliano Pesci – si sono confrontati e oggi sentiranno il laziale per decidere le prossime mosse. In attesa di ascoltare nuovamente Milanetto per chiarire i sospetti sul derby Genoa-Sampdoria del maggio 2011, i magistrati di Cremona hanno raccolto le confessioni di Francesco Ruopolo: l’ex calciatore dell’Albinoleffe avrebbe ammesso le combine delle partite con Rimini, Pisa, Salernitana e Frosinone del campionato di serie B 2008-09, le stesse gare per cui ha appena patteggiato 16 mesi di squalifica nel processo sportivo. E proprio dal processo di Roma è arrivata in serata la notizia più importante dal punto di vista calcistico. Mentre nelle aule dell’ex Ostello della Gioventù la Disciplinare ascoltava le difese di club e tesserati deferiti, la Federcalcio comunicava la ripresa delle audizioni della Procura federale: giovedì gli investigatori coordinati da Stefano Palazzi apriranno l’inchiesta relativa alle carte ricevute dalla Procura di Bari interrogando Miccoli, Almiron, Portanova, Gillet, Gimenez e Bentivoglio. In attesa delle sentenze del primo processo (prossima settimana) l’attenzione si sposterà dunque sulla serie A, con la benedizione del presidente federale Giancarlo Abete: “Gli organi della giustizia sportiva stanno facendo un gran lavoro. Qualora i vertici di Procura, Disciplinare e Corte di giustizia decidessero di rinnovare la disponibilità per le cariche in scadenza, io proporrò i loro nomi nel Consiglio federale“.

Redazione Sportiva