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MILAN. Anti-cerotti, uno specialista per evitare le ricadute

RASSEGNA STAMPA – LA GAZZETTA DELLO SPORT (Alessandra Bocci) – Galliani, Allegri e Tavana: vertice dopo i troppi infortuni. Resta il capo staff medico, torna la figura dell’athletic trainer…

(getty images)

 

Ieri pomeriggio Adriano Galliani, Massimiliano Allegri e Rudy Tavana si sono trovati nella sede del Milan per parlare della questione infortuni che tanto ha influito sui risultati della stagione passata. Vicepresidente, allenatore e medico sociale hanno esaminato i guai di tutti i giocatori, scheda per scheda. E hanno cominciato a preparare il futuro.

Modello americano. Non ci saranno rivoluzioni, ma qualche cambiamento sì. Confermato il passaggio di consegne del settore atletico da Daniele Tognaccini a Simone Folletti, confermato in blocco lo staff tecnico, confermata la responsabilità del settore medico: resterà Rudy Tavana, nome storico negli organigrammi del Milan, ma avrà con sé una nuova figura. Si tratta dell’athletic trainer, ultimo trait d’union fra i giorni della riabilitazione e il ritorno in campo: il ruolo sarà ricoperto da Bill Tillson, fisioterapista americano che era stato portato al Milan da Jean Pierre Meersseman, uno dei fondatori di MilanLab. La figura dell’athletic trainer viene dagli sport americani: è l’uomo, qualche volta un medico, che dà l’ultimo ok per la ripresa degli allenamenti dei giocatori convalescenti. Tillson fa parte del settore medico, quindi risponderà al dottor Tavana, ha una grande esperienza nel campo della fisioterapia e in passato ha curato la rimessa in forma di tanti campioni milanisti infortunati.
Campo sotto controllo. Il motivo della scelta è abbastanza evidente: quando i problemi muscolari sono complicati e ripetuti, la cosa fondamentale è non sbagliare il tempo del rientro e non affrettare il recupero. E a questo dovrà pensare Tillson. Quanto alle metodologie della preparazione atletica della quale tanto si è parlato, cambieranno, ma non saranno stravolte.Ieri, oltre alle schede dei giocatori infortunati, sono stati valutati molti dati. Uno particolarmente importante riguarda la percentuale di infortuni muscolari in trasferta e a San Siro: il 60 per cento è accaduto in casa, il 40 per cento in trasferta. Una differenza che non è macroscopica, ma fa pensare che magari già un’erba migliore favorirà la riduzione del numero di infortunati durante la prossima stagione.
Viaggi comodi. Già con la tournée estiva si tenterà di ridurre i rischi: rinunciare a amichevoli superpagate non si può, ma questa volta il Milan andrà negli Stati Uniti ad allenarsi prima ancora che a giocare. Oltre a scendere in campo con Chelsea (a Miami), Real Madrid (a New York) e una terza squadra da definire, gli uomini di Allegri lavoreranno per una settimana nel centro sportivo degli Eagles di Philadelphia.

Redazione Sportiva