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CALCIOSCOMMESSE. «Soldi per Lecce-Lazio» La svolta di Ferrario

GAZZETTA DELLO SPORT Gli Zingari tramite Zamperini avrebbero offerto denaro a diversi giocatori del Lecce con l’ok del laziale Mauri…

(getty images)

Il muro d’omertà che da sempre protegge quello che accade intorno a una gara di calcio, sta per venire giù. Nella scorsa estate è stato Vittorio Micolucci a dare il via alle picconate. Fu insultato e deriso dai suoi colleghi, ma quelle parole hanno messo le ali all’inchiesta di Cremona sul Calcioscommesse. Gli arresti di Gervasoni e Carobbio sono frutto di quella collaborazione. E come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport l’effetto domino ora sembra inarrestabile. Su Lecce-Lazio 2-4 linfa vitale per l’accusa sono le parole dell’ex difensore leccese Ferrario, il quale ammette che Zamperini sondò la sua disponibilità ad alterare il risultato. Proprio come raccontato da Gervasoni. Così Ferrario: «Il mio amico Alessandro Zamperini, due giorni prima di Lecce-Lazio, mi disse che c’erano degli amici che volevano mettere dei soldi sulla sfida. A quel punto, avendo compreso le intenzioni, interruppi il discorso dicendogli che non m’interessava la proposta». La partita finì 4-2 per la Lazio e secondo Gervasonigli Zingari tramite Zamperini offrirono denaro a diversi giocatori del Lecce con l’ok del laziale Mauri. Zamperini messo alle strette sulla sua presenza a Lecce, si è difeso sostenendo che era lì per vedere la gara e salutare degli amici. Tra cui Mauri. La Procura di Cremona, però, ha accertato la presenza in città, in un albergo vicino, di Ilievski, il latitante ritenuto con Gegic il capo della banda.

Redazione Sportiva