JUVE.+Marotta%3A+Juve+e+terza+stella%21
portnewseu
/2012/05/07/juve-marotta-juve-e-terza-stella/amp/

JUVE. Marotta: Juve e terza stella!

CORRIERE DELLO SPORT- Prima un messaggio del club su Twitter, poi le parole dell’ad Marotta: Juve è terza stella! «La metteremo sulle maglie: 30 titoli sul campo»
(getty images)
Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport- Andrea Agnelli rimane a Torino. Soffre davanti alla tv, poi brinda al suo primo scudetto da presidente. Come nonno Edoardo, zio Gianni e papà Umberto: la storia della Juve e della Famiglia intrecciate. Affida a Twitter le prime parole pubbliche: «Dal Paradiso all’inferno e ritorno. Fino alla fine. Juve campione». Riassume la parabola bianconera: la discesa in B, la ricostruzione, lo scudetto. «E’ il numero trenta, l’abbiamo scritto anche sulle etichette bottiglie» dice Beppe Marotta, l’architetto, con il vestito blu inzuppato di champagne. L’ad riepiloga sorridendo i suoi due anni di gestione, ma scava anche più indietro e rimarca l’orgoglio bianconero: «Sono trenta scudetti perché tanti ne abbiamo guadagnato sul campo… Metteremo la terza stella sulla maglia».
RINNOVAMENTO

Lui non c’era ancora. Buffon, Chiellini e Del Piero sì: sono i reduci degli ultimi trionfi, cancellati dalla giustizia sportiva, i campioni che hanno giocato a Rimini e Frosinone, di nuovo in cima dopo anni di fatica. Gli altri hanno cambiato vita – Pavel Nedved esulta da dirigente – o sono stati sacrificati al rinnovamento: «Con l’avvento di Agnelli – racconta Marotta – abbiamo iniziato un percorso difficile e per tanti aspetti impopolare: abbiamo sacrificato alcuni beniamini dei tifosi, ma dovevamo cambiare, inaugurare un ciclo nuovo».

TRAGUARDO

La prima stagione è stata complicata, infelice: settimo posto e sfratto dall’Europa, un anno fa di questi tempi piovevano solo critiche e accuse. Sapevano, in corso Ferraris, che era un prezzo da pagare ed erano sicuri di tornare grandi: non pensavano nemmeno loro, però, di riuscirci così in fretta. «Questo è un traguardo insperato, per questo la nostra felicità è immensa. Siamo venuti a Trieste fiduciosi e concentrati, guardando lo striscione in fondo alla nostra strada senza preoccuparci troppo di San Siro. La svolta scudetto? Non saprei indicarla, è stata una crescita graduale. Però posso indicare il momento di maggiore sconforto: mercoledì scorso, dopo il pari con il Lecce. Potevamo abbatterci, ma il gruppo s’è dimostrato maturo ed è tornato in campo senza ripercussioni». Complimenti ad Antonio Conte: «Ha saputo plasmare la squadra, la società ha creato la macchina ma lui l’ha guidata benissimo. I risultati della domenica hanno premiato un grande lavoro quotidiano».

TELEFONATA

Battuto il Milan in volata, Marotta si aspetta una telefonata di complimenti: «Abbiamo un ottimo rapporto, tra le due società c’è correttezza, poi in campo ognuno fa la sua corsa. Sono venute fuori anche dichiarazioni concitate e di colore, però la stima è grande».L’ultimo regalo lo ha fatto l’Inter, un gioco del destino vista la rivalità antica acuita da Calciopoli. E destinata a proseguire per via della terza stella. Facile immanginarla sulla maglia, intanto è sulle bottiglie. C’è tempo, comunque. Adesso è festa. La Juve torna in campo dai suoi tifosi, la Torino bianconera scende in piazza e pregusta la grande festa di domenica. Possibilmente al pomeriggio, la società chiederà l’anticipo.

 

Redazione Sportiva