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SHEVCHENKO «Berlusconi fa bene a confermare Allegri»

IL CORRIERE DELLO SPORT. (F. Fedeli) L’attaccante ucraino è il più prolifico bomber rossonero nei derby: 14 gol In questa intervista parla di Inter-Milan e dell’Europeo…

(getty images)

Andryi SHEVCHENKO ha parlato in una lunghissima intervista a “Il Corriere dello Sport” parlando del derby Inter – Milan che lo ha visto spesso protagonista e sui prossimi Europei che si svolgeranno nella sua Ucraina.

Ecco la sua intervista integrale:

Sheva, chi vincerà il derby?
«Io mi auguro, ovviamente, il Milan perché così potrebbe restare in lotta per lo scudetto».

Sì, ma solo se la Juve perdesse o pareggiasse con il Cagliari…
«Certo. La Juve è padrona del suo destino ma il Milan è ancora in corsa».

L’Inter è l’arbitro dello scudetto.
«Io penso che i nerazzurri vogliano assolutamente vincere per puntare al terzo posto. E’ vero, non è stata una grande annata per i nerazzurri. Ma il derby sfugge a tutti i pronostici».

Shevchenko di derby se ne intende…

«San Siro strapieno ti carica a mille. E’ impossibile non restare coinvolto».

Un derby su tutti.
«Quelli vinti. Ci si batte sempre per lo scudetto ma sicuramente le sfide in Champions sono state molto più significative. La doppia semifinale dell’edizione 2002-2003 ci ha permesso di affrontare e battere la Juventus a Manchester».

Berlusconi ha confermato la fiducia ad Allegri.
«Ha fatto bene. Con Allegri il Milan ha iniziato a giocare diversamente e, secondo me, anche meglio. E’ un allenatore molto concreto, ha una grande grinta e non si scoraggia mai. In questi 2 anni ha saputo gestire molto bene l’emergenza-infortuni».

Il Milan fa bene a essere Ibrahimovic-dipendente?
«Sì, quando hai la fortuna di avere in squadra un grande giocatore è giusto dipendere da lui. Il Milan senza Ibra? A me sembra che Allegri sia in grado di fare fronte anche a questa assenza. Ha a sua disposizione un organico importante, di prim’ordine».

Shevchenko si aspettava una Juve così competitiva dopo due settimi posti?
«Sì, anche perchè Conte, pur essendo un allenatore giovane, conosceva già molto bene l’ambiente essendo stato capitano di questa squadra. E’ stata fatta per lui una campagna-acquisti importante».

Con un Pirlo in più…
«E’ vero, nel suo ruolo Andrea è ancora il migliore. Ma se fosse rimasto al Milan non avrebbe reso come sta facendo in maglia bianconera dove ha stimoli e motivazioni diverse».

Sicuramente Pirlo sarà anche uno dei protagonisti di Euro 2012. A che punto sono gli ultimi preparativi in Ucraina?
«Gli stadi sono pronti. Un intero popolo sta aspettando questa manifestazione che ha un grande valore, non solo sportivo».

Fa molto discutere, però, il caso di Julija Timoshenko, l’ex leader perseguitata in carcere…
«Io non voglio parlare di questa situazione. Dico solo che i politici, di qualsiasi schieramento, devono usare un altro linguaggio, non quello del calcio, per far conoscere il loro pensiero».

Addirittura c’è stato chi ha messo in dubbio lo svolgimento degli Europei in Ucraina proprio per questa situazione così complicata.
«Ma cosa c’entra il calcio con questa vicenda che sta procurando molta insoddisfazione in Ucraina? Stiamo parlando di due cose differenti. Non si può mischiare il calcio alla politica».

Come si sta vivendo in questi giorni l’attesa per gli Europei?
«Il Comitato organizzatore si è dato molto da fare per curare tutti i dettagli e la gente vede in questa manifestazione un modo per uscire ancora di più dall’isolamento».

Ci sono comunque ottimismo e serenità in vista di Euro 2012?
«Certo, a patto che ci si concentri solo sul calcio. Bloccare le frontiere? Bloccare gli Europei? Ma come si può far conoscere un Paese, come si può pensare che un popolo possa crescere e migliorare se invece di aprire le porte si chiudono in un momento simile? Per noi si tratta di una grande vetrina, la comunità europea potrà vedere con occhi diversi l’Ucraina e il suo popolo, 50 milioni di abitanti. Vogliamo crescere, non possiamo più restare indietro».  

Che Ucraina vedremo in campo?
«Siamo una squadra molto giovane e che può migliorare ancora tantissimo. I migliori? Jarmolenko e Kravec sono fra i più promettenti».

Chi è la favorita d’obbligo?
«Vedo una finale Spagna-Germania. Anche Olanda, Italia e Inghilterra potrebbero arrivare in fondo Come sto? Molto bene. Il mio futuro? Dipende tutto da come andrà agli Europei. Non ho ancora deciso nulla».

Redazione Sportiva