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GUARIN: «Inter scelta giusta Posso solo vincere. VILLAS BOAS? E’ da Roma»

IL CORRIERE DELLO SPORT -Alla vigilia del suo primo derby giocato a S.Siro il centrocampista colombiano parla di presente di futuro e della sua voglia di vincere a Milano e sul suo ex tecnico ai tempi del Porto…
(Getty Images)
Fredy GUARIN ha parlato in un’intervista esclusiva con la redazione de “Il Corriere dello Sport” alla vigilia del derby tra Inter e Milan in programma domani sera alle 20:45 a San siro.
Ecco la sua intervista integrale dalle pagine del quotidiano:

Guarin, crede che a Parma l’Inter abbia avvertito la sua assenza?
«No, non credo perché abbiamo tanti giocatori bravi e, indipendentemente da chi va in campo, la squadra è sempre competitiva».

Si aspettava la sconfitta di mercoledì?
«No e mi dispiace molto. Volevamo i tre punti e adesso abbiamo ancora più voglia di reagire. Da due giorni stiamo pensando solo a come riscattarci nel derby».

Il 3° posto è sfumato?
«Qualche speranza ce l’abbiamo ancora. Il nostro obiettivo deve essere quello di conquistare 6 punti nelle prossime 2 gare, poi vedremo».

Lei è pronto per il derby?
«Al 100 per cento».

Cos’è per Guarin la sfida contro il Milan?
«Una gara troppo importante. Sarà un piacere giocarla, ma l’obiettivo è vincerla».

Il Milan sarà motivatissimo perché ancora in corsa per lo scudetto.
«Affronteremo una grande squadra, ma noi non siamo da meno».

Si è sentito con il suo connazionale Yepes?
«Sì, con lui parlo spesso. Mario e Cordoba sono persone che conosco da tempo e mi hanno aiutato molto quando sono arrivato a Milano».

Chi la conosce la descrive come un uomo da partite ad alta tensione…
(sorride) «Non mi dispiace… In carriera ho giocato in Francia con la maglia del Saint Etienne contro il Lione: la rivalità era molto forte e me ne sono accorto subito, all’esordio quando abbiamo perso. Fantastica è stata anche la “classica” di Portogallo: lo scorso anno abbiamo vinto in casa del Benfica per 2-1 e io ho segnato l’1-0».

Sogna una rete anche domani?
«Mi piacerebbe. Ci proverò sia domani sia contro la Lazio, ma l’importante è vincere».

La posizione che le ha trovato Stramaccioni le piace?
«Fare la mezzala destra nella mediana a tre è il mio ruolo preferito».

Com’è il rapporto con Stramaccioni?
«Con lui mi trovo bene perché ha fiducia in me. E’ un grande lavoratore che ha un’enorme voglia di vincere».

Pensava che il suo adattamento qui sarebbe stato così facile?
«Mi hanno aiutato tanto i miei compagni e la ritrovata forma fisica».

Crede che i tifosi interisti abbiano visto il vero Guarin? A che percentuale è di forma?
«Non mi piace parlare di percentuali perché nel calcio ci sta di giocare bene una partita e male quella successiva. Io mi sforzo di andare in campo e fare quello che l’allenatore mi chiede. Ovviamente dopo 5 mesi senza incontri ufficiali non posso dare subito il 100% e non sono sui livelli del Porto. Credo di poter dare molto di più».

La prossima stagione sarà ancora all’Inter?
«L”Inter è la squadra che mi piaceva già prima di arrivarci e ora che sono qui non voglio andarmene. La maglia nerazzurra l’ho pensata, sognata e adesso che la indosso non intendo togliermela».

L’Inter però dovrà pagarla 13 milioni di euro. Non pochi…
«A fine stagione le società dovranno trovare un accordo, questo lo so. Io penso solo a giocare, ma spero che ci riescano e che io possa restare a Milano a lungo».

Il fatto che abbia iscritto suo figlio Daniel alla scuola calcio dell’Inter è un segnale della sua volontà?
«Sì. A lui piace giocare a calcio e io sono felice se gioca».

Nella famiglia Guarin il pallone è di casa…
«Mio padre ha giocato a livello non professionistico mentre mio fratello Fredy Walter è centrocampista nell’Envigado, la squadra colombiana dove anch’io ho militato».
Suo fratello è già pronto per venire in Italia?
«Qualcuno dice che mi assomiglia, ma ha appena 18 anni: bisogna lasciarlo tranquillo e farlo crescere con calma».

Muriel è conteso da Milan e Inter. Ha un consiglio da dargli?
«Non ho mai parlato con lui del futuro. Posso dirgli di venire qua all’Inter, ma non so ciò che ha in mente».

La Roma sta pensando per il futuro a Villas Boas. Può essere l’uomo giusto?
«Con Villas Boas al Porto abbiamo vinto tutto e come allenatore è molto bravo: ha una notevole capacità e una grande intelligenza. Vuole sempre migliorarsi, vincere e vi posso assicurare che è anche una bravissima persona».

Sembra di capire che la Roma farebbe un affare ingaggiandolo.
«Questo non lo so, ma di certo Villas Boas è un tecnico giovane che necessita di una squadra giovane, che lo segua e che si lasci guidare. Al Porto è successo e ha vinto. Al Chelsea è andata diversamente. Lui trasmette grande fiducia».

Dopo i nove trofei che ha vinto in tre anni al Porto, pensa di poter aprire un ciclo vincente anche all’Inter?
«Io credo che qui si possa vincere tanto e l’Inter ha un progetto. Sono venuto in questa squadra perché voglio vincere e non sono certo pentito della scelta».

Fosse andato alla Juve, ora sarebbe a un passo dallo scudetto.
«Io ho voluto sempre e solo l’Inter e quando c’è stata questa possibilità non ho avuto dubbi».

Redazione Sportiva