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ESCLUSIVA SPORTNEWS.EU. Chicco Evani: “Il Milan è sempre stato favorito per lo scudetto, rosa e gioco migliore”

(Getty images)

Siamo ormai entrati nella fase decisiva di questa stagione in cui le squadre effettueranno la volata finale per portare a termine gli obiettivi che ci si era prefissi ed è per questo che le occasioni per poter sbagliare saranno ridotte al minimo, anche se le emozioni per gli appassionati di calcio non sono destinate a terminare a breve visto che a giugno la Nazionale sarà impegnata negli Europei di Polonia e Ucraina. Abbiamo così affrontato vari temi di attualità con il ct della Nazionale Under 18 e 19 Alberigo “Chicco” Evani ed ex giocatore che in carriera ha vinto tutto soprattutto con la maglia del Milan.

– Da questa settimana è tornata la Champions League. Pensa ci sia ancora un grande divario tra le italiane e le spagnole?

“Credo che Real Madrid e Barcellona soprattutto a livello tecnico abbiano qualcosa in più, anche se nelle partite con andata e ritorno che si stanno giocando adesso può sempre succedere di tutto e lo ha dimostrato anche il Milan, che pur avendo vinto 4-0 l’andata contro l’Arsenal ha rischiato l’eliminazione che in pochi si aspettavano e questo rende difficile poter fare previsioni”. 

– Per quanto riguarda la lotta scudetto pensa ci sia una favorita tra Milane Juventus?

“Io ho sempre pensato che il Milan fosse favorito e lo dicevo anche quando la Juventus era avanti in classifica, anche se non dico questo solo perchè sono simpatizzante per la squadra di Allegri, ma perchè obiettivamente ha una rosa migliore e un gioco più bello. La Juventus poi fa anche più fatica a vincere le partite”. 

– Per quanto riguarda le squadre romane ci sono due allenatori come Reja e Luis Enrique che sono stati spesso messi in discussione, qual è il suo giudizio sul loro operato?

“Reja fino ad ora sta facendo un ottimo campionato a livello numerico e sta facendo importanti risultati con la sua squadra che è in lotta per il terzo posto, ma mi piace anche Luis Enrique che apprezzo per la mentalità nuova che ha portato nel nostro calcio dando anche spazio ai giovani. Il percorso dell’allenatore spagnolo è comunque ancora lungo e per poterlo portare a termine servono tempo e la fiducia della società, aspetti che finora non sono mai mancati, quindi penso possa fare solo bene”.

– Negli ultimi tempi sono nate diverse polemiche in merito all’introduzione della tecnologia nel calcio, qual è la sua posizione?

“Non è mai simpatico vedere che alcune squadre vengono penalizzate dopo avere segnato un gol che non viene convalidato perchè non visto dall’occhio umano e anche se è una decisione che non mi compete penso che prima o poi qualcosa debba cambiare per risolvere questo problema”. 

– Si avvicina l’appuntamento con gli Europei, cosa pensa della scelta di Prandelli di fare le convocazioni seguendo anche un “codice etico”?

La questione del codice etico riguarda anche me e io credo che sia stato giusto introdurlo visto che l’atteggiamento in campo e fuori dei giocatori deve essere un esempio per i giovani. Penso poi che da una persona seria si possa pretendere di più e un miglior rendimento in campo. Per questo mi piace una frase che ripete spesso Sacchi “Vincere con rispetto, perdere con dignità”.

Ilaria Macchi 

Redazione Sportiva