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BALOTELLI. Rottura definitiva col City. Torna calda la pista Roma

(Foto Getty Images)

Il Community Shield ha rappresentato la rottura definitiva nel rapporto tra Mario Balotelli e il Manchester City. Un’ora in campo (sostituito subito dopo il pari dello United) senza sprazzi e con i nervi a fior di pelle, saltati in occasione del “testa a testa” con Vidic e nell’ormai consueto battibecco con Kolarov sulla posizione da tenere. Quando Mancini lo ha richiamato in panchina, Supermario ha imboccato spedito la via degli spogliatoi, afferrando rabbiosamente la tuta che gli veniva lanciata dal team manager, salvo poi riaccomodarsi tra le riserve dopo due minuti. Mancini ha provato a minimizzare sull’accaduto: “Non mi sono accorto di niente, ero concentrato sul match e non ho fatto caso alla reazione di Mario. Posso smentire che qualcuno della società gli abbia imposto di tornare in panchina, è stata esclusivamente una sua scelta. Ogni volta che accade un episodio che lo vede protagonista, viene puntualmente ingigantito. La sua prestazione? Può e deve fare meglio, conosciamo le sue qualità. E’ importante che giochi per la squadra e che si migliori”. Frasi di circostanza che non servono a ricucire lo strappo.
E dall’Italia qualcosa inizia a muoversi. Più Roma che Milan. I Citizens potrebbero accettare di vendere l’ex nerazzurro sulla base di 15 milioni di sterline, pagabili in tre anni. Una cifra che non si discosta molto dalle richieste del Villareal per Nilmar. Il nodo è quello legato all’ingaggio del giocatore, giudicato eccessivo da Sabatini, che può però sperare in un aiuto della società di Khaldoon Al Mubarak per un eventuale “compartecipazione” sulla cifra da corrispondere nei primi dodici mesi di contratto.

Redazione Sportiva