L’azzurro batte agevolmente l’americano nella finale a New York ed è sempre più numero 1 al mondo: secondo trionfo in un major nel 2024
Era il favorito e, come sempre, quando conta, non tradisce le attese. Jannik Sinner demolisce in finale Taylor Fritz e vince lo Us Open. Per Jannik, sempre più numero 1 del mondo, è il secondo titolo slam della carriera, entrambi sollevati al cielo in questo favoloso 2024. Dopo il trionfo di Melbourne, quindi, ecco New York: i due tornei più importanti della stagione sul cemento sono suoi, sintomo che, al momento, su questa superficie, è ampiamente il migliore di tutti.
Con il successo nel major americano l’italiano vola a 11180 punti nel ranking Atp: Alexander Zverev (nuovo numero 2 in classifica dopo i crolli di Alcaraz e Djokovic nella prima settimana di New York) dista più di 4000 lunghezze. Un margine ampissimo che garantirà la testa della graduatoria al ragazzo di San Candido ancora per molte settimane.
Sinner, uno Us Open dominato: troppo superiore a tutti
E pensare che arrivava negli Stati Uniti nella bufera dopo la notizia sul caso doping dove è stato ufficialmente assolto. Seppur non ci fossero dubbi sulla sua partecipazione, non sono arrivati solamente messaggi di sostegno da parte di media e colleghi. Alcuni hanno fatto trapelare commenti sibillini che avrebbero potuto destabilizzarlo. Ma Jannik ha dimostrato ancora una volta di essere di ghiaccio.
Così come di ghiaccio è stato ieri: un 3-0 secco, mai in discussione, una vittoria di routine che non sembrava neanche fosse una finale. Troppo teso e troppo “normale” il suo avversario, alla prima finale in uno slam, per poter impensierire un giocatore che viaggia verso confini raramente esplorati. Dopo un primo set vinto 6-3, nel secondo il risultato rimane in equilibrio fino al 4-4, poi Jannik decide di non sbagliare più un colpo: prima tiene il servizio, poi lo strappa all’americano per il 6-4 definitivo.
Nel terzo parziale, dopo due palle break non sfruttate, l’azzurro perde il servizio nel settimo gioco. Fritz va anche a servire per il set, ma Jannik vuole chiudere velocemente la pratica, senza concedere nessun tipo di possibilità di rimonta: prima pareggia i conti sul 5-5 e poi, dopo aver tenuto il servizio, non concede neanche il tiebreak allo statunitense.
Un successo strameritato e, dopo la vittoria nei quarti di finale contro Medvedev, anche annunciato. Le partite poi sono però sono da giocare e da vincere. La troppa sicurezza a volte può giocare qualche scherzo, la pressione di essere favorito può farsi sentire. Ma non per lui, il ragazzo di ghiaccio, cresciuto tra le montagne delle Dolomiti.